Roma-Napoli si avvicina e José Mourinho è pronto a fare uno sgarro al grande ex, Luciano Spalletti: perché al Napoli servirà un Kvaratskhelia perfetto
Sarà uno dei big match dell’undicesima giornata di Serie A, il cosiddetto Derby del Sole, che negli ultimi anni ha vissuto, fortunatamente, poche tensioni fuori dal campo, quelle che avevano trasformato uno storico gemellaggio in una rivalità sanguinosa. Sarà il campo a dover parlare e lo spettacolo non è mancato nelle scorse stagioni, ad eccezione, forse, proprio dello scorso campionato.
I primi due atti della sfida Mourinho-Spalletti si sono conclusi in due pareggi. All’Olimpico tanto agonismo, ma niente reti, con Mou in grado di fermare un Napoli lanciatissimo. Al Maradona, altro pareggio, questa volta per 1-1, con El-Shaarawy che rispose ad Insigne, allontanando definitivamente i sogni Scudetto dei partenopei, reduci dalla pesantissima sconfitta contro la bestia nera Fiorentina.
Un doppio smacco pesante da parte dello Special One nei confronti del grande ex, quel Luciano Spalletti tanto amato, quanto poi bistrattato nella Capitale. Un gioco opposto, la perfetta nemesi, la gabbia costruita intorno ai giocatori di maggior spicco. La sfida di ritorno, carica di tensioni e con qualche assente di troppo, ha poi fatto crollare definitivamente gli azzurri.
Roma-Napoli, Kvaratskhelia per la gara della svolta: servirà al massimo
Uno degli aspetti principali che le sfide dello scorso anno hanno evidenziato, è stata la mancata capacità del Napoli di Spalletti di segnare un singolo gol su azione alla Roma di Mourinho. Come detto, 0-0 all’andata e 1-1 al ritorno con gol su rigore di Lorenzo Insigne. Scardinare l’arcigna difesa giallorossa non fu un compito semplice per i partenopei, che persero punti proprio per l’incapacità di saper far male al portoghese.
Quest’anno, però, il Napoli ha un’arma in più: Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano ha avuto un impatto devastante, con 7 gol e 8 assist in 14 partite. Numeri superiori ai 4 gol e 5 assist del suo predecessore Insigne, ma soprattutto un rendimento complessivo di gran lunga più d’impatto nel corso delle partite. Giocate imprevedibili, rigori procurati, occasioni create, dribbling tentati, corsa, strappi e finalizzazione, un mix letale per gli avversari.
Per riuscire a superare i giallorossi servirà la versione migliore del 21 enne. Anche perché, i numeri da un anno all’altro non sono poi così differenti: il Napoli quest’anno ha realizzato 25 gol contro i 22 dello scorso anno dopo 10 giornate (alla nona andò in scena proprio la sfida con i giallorossi) e la Roma ha subito lo stesso identico numero di reti, appena 9. La svolta la potrà dare proprio il talento georgiano che ha fatto innamorare i tifosi, la più grande novità rispetto alle sfide della passata stagione.