Juventus, la frecciata fa molto male: “La storia non scende…”. Il club bianconero paga la fallimentare avventura nel girone di Champions League
La Juventus giocherà questa sera all’Allianz Stadium una sfida dal sapore decisamente amaro. Il match contro il Paris Saint Germain, nei programmi della società bianconera, doveva trasformarsi in una passerella festosa per celebrare la qualificazione agli ottavi di Champions League.
Niente di tutto questo: anzi, la gara contro Messi, Mbappè e compagni sarà una sorta di triste commiato della squadra di Massimiliano Allegri dalla competizione europea più prestigiosa.
La bellezza di quattro sconfitte in cinque gare certificano una stagione che in campo internazionale può definirsi a dir poco disastrosa. Da salvare resta un briciolo di dignità e il possibile strapuntino della retrocessione in Europa League.
“Meglio questo che niente”, il messaggio fatto trapelare da Allegri nel corso della conferenza stampa di presentazione del match contro la corazzata parigina. Affrontare la seconda parte di stagione che partirà da gennaio senza mettere più piede in Europa non sarebbe un bel viatico per le ambizioni della Juventus.
Per questo Bonucci e compagni questa sera faranno tutto ciò che è nelle loro attuali possibilità per strappare almeno un punto contro il PSG, che a sua volta vuole conquistare l’intera posta per chiudere il girone al primo posto e garantirsi un sorteggio più accessibile in vista degli ottavi di finale.
Juventus, la frecciata di Sergio Ramos va a segno
Ma l’eliminazione così precoce della Juventus da questa edizione della Champions continua a fare rumore. Tanto che anche un grande avversario dei bianconeri non perde l’occasione di pungere il club piemontese. Stiamo parlando di Sergio Ramos che dopo quasi vent’anni nel Real Madrid ha deciso di trasferirsi a Parigi.
“La ricordo in finale contro il Real Madrid, ma era una squadra diversa. Ho comunque sempre associato a questa squadra l’idea di competitività. La storia è importante, ma nel calcio non scende in campo e non si vive di passato, ogni anno serve dimostrare qualcosa“.
La frecciata ai bianconeri sfuma in una considerazione più generica da parte del fortissimo difensore spagnolo: “In Champions poi sono spesso decisivi i dettagli anche più dei grandi calciatori. Sulla carta, ogni anno, vi sono diverse squadre in grado di vincerla, ma se il calcio fosse matematica ogni grande club avrebbe un titolo di Campione d’Europa in bacheca“.
