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Inchiesta Juventus, spunta anche la versione di Sarri: “Mi avevano detto che…”

Inchiesta Juventus, spunta anche la versione di Sarri: "Mi avevano detto che..."

Nell’ambito dell’inchiesta Prisma, è spuntata anche una comunicazione di Sarri con la Juventus che aggiunge un altro capitolo alla “manovra stipendi”.

Continua ad arricchirsi di dettagli, ogni mattina, la vicenda riguardante la Juventus e la sua “manovra stipendi” che ha attirato l’interesse della Procura per quanto riguarda l’inchiesta Prisma. La svolta sembra essere arrivata, dopo tante ricerche, nel momento in cui sono state dunque rinvenute le scritture private della società con 16 dei suoi giocatori, compreso l’allora tesserato Cristiano Ronaldo.

Inchiesta Juventus, spunta anche la versione di Sarri: "Mi avevano detto che..."
Inchiesta Juventus, spunta anche la versione di Sarri: “Mi avevano detto che…” (Ansa)

Trattandosi di questioni relative alle mensilità a cui i giocatori avevano rinunciato, difatti, bisogna tornare indietro all’inizio della pandemia da COVID-19, ed al momento in cui le competizioni erano ferme. Un momento nel quale l’allenatore dell’allora squadra campione d’Italia era Maurizio Sarri. E grazie a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, ora si conosce anche quanto affermato dal tecnico toscano, un altro prezioso retroscena nell’inchiesta.

Juventus, la verità di Sarri sulla manovra stipendio: la frase non lascia dubbi

Juventus, la verità di Sarri sulla manovra stipendio: la frase non lascia dubbi
Juventus, la verità di Sarri sulla manovra stipendio: la frase non lascia dubbi (Ansa)

Parlai al telefono con Paratici perché eravamo in lockdown. Mi disse che c’era già l’accordo con i calciatori e che sarebbe stato opportuno che anche io mi accodassi”. Sono queste le parole che il quotidiano milanese attribuisce a Sarri, che evidentemente ha raggiunto con la Juventus un tipo di accordo speculare a quello dei giocatori.

La proposta, fa sapere l’odierno tecnico della Lazio, è stata “la rinuncia di quattro mesi, con tre mesi che sarebbero stati pagati sul contratto dell’anno dopo”. Ed in caso di esonero, di cui già Sarri si era preoccupato allora, niente da temere: Alla fine è stato previsto per me l’incentivo all’esodo in caso di esonero”. “Circostanza avvenuta”, conclude La Rosea.

Il percorso seguito, dunque, è uguale a quello che vi avevamo raccontato per Ronaldo, grazie anche alla testimonianza di Antonio Massari nella diretta Twitch ai microfoni di TvPlay. Alla Procura di Torino ora spetta capire se effettivamente la somma pattuita è stata corrisposta integralmente a Sarri (cosa che non pare avvenuta per CR7) e poi correttamente messa a bilancio.

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