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Brahim Diaz, il Milan ha ritrovato il suo 10: perché si merita il riscatto

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Brahim Diaz si sta guadagnando sul campo la possibilità di essere riscattato dal Milan: i numeri del trequartista rossonero in stagione.

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Brahim Diaz, perché il Milan fa bene a riscattarlo

Il Milan è concentrato sul campo ma inevitabilmente deve pensare anche al mercato. Oltre ai rinnovi di Rafael Leao e Giroud, bisogna interrogarsi sul futuro di Brahim Diaz ancora di proprietà del Real Madrid. I rossoneri sembrano intenzionati a esercitare l’opzione di riscatto a fine stagione alla luce dei progressi mostrati dal giocatore in questi mesi.

L’anno scorso Brahim Diaz era partito fortissimo, trascinando il Milan nelle prime partite essendo quasi immarcabile per le squadre avversarie. Poi all’improvviso, a seguito del Covid, ha avuto un drastico calo e non è più riuscita a uscire definitivamente dalla crisi. I rossoneri però, nonostante le sue evidenti difficoltà, hanno rispettato il prestito biennale concordato col Real Madrid lasciandolo ancora a disposizione di Pioli.

Una scelta che si sta rivelando vincente perché il fantasista spagnolo, pur con qualche alto e basso, si sta lentamente riprendendo. Le sue prestazioni sono sempre più convincenti rispetto al recente passato dimostrandosi un valore aggiunto per la squadra. Non è un caso che la società avrebbe già avviato i colloqui con i Blancos per discutere il suo acquisto a titolo definitivo.

Brahim Diaz convince il Milan: i numeri della sua stagione

Il ruolo di trequartista nel Milan è molto delicato ma ormai sembra aver ritrovato il suo padrone. Dopo aver perso il posto, Brahim Diaz ha risalito le gerarchie tornando a riprendersi la maglia da titolare. L’acquisto di De Keteleare, pagato oltre 30 milioni di euro, avrebbe potuto diminuire ulteriormente il suo spazio e invece si sta facendo preferire a Stefano Pioli.

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Brahim Diaz, i numeri della sua stagione

Il numero 10 rossonero sta giocando con grande continuità e quest’anno è nuovamente un punto fermo della squadra, almeno in campionato, come dimostrano le sue statistiche. Nelle ultime nove partite di Serie A è partito dal primo minuto e in generale, a parte due panchine, ha sempre trovato minuti subentrando tre volte.

Il segnale del cambiamento è arrivato subito alla prima giornata quando ha aperto il conto personale dei gol nella vittoria per 4-2 con l’Udinese impreziosita anche da un assist. Una rete trovata anche nel big match con la Juventus, battuta 2-0 in casa, e ben due volte nella doppietta rifilata al Monza sempre a San Siro e con la stessa modalità dopo una bellissima azione solitaria.

Nemmeno concluso il girone d’andata ha già segnato di più che la scorsa stagione e, aldilà dei numeri, il suo contributo si sta rivelando molto prezioso. Il classe ’99 può non rubare l’occhio a tutti i tifosi ma è considerato un uomo in grado di mantenere un giusto equilibrio e inventare la giocata decisiva in qualsiasi momento. Insomma c’è disponibilità di tutte le parti di continuare il percorso insieme ma soltanto se anche il Real Madrid venisse incontro al Diavolo, facendo uno sconto ai 22 milioni di euro richiesti per il suo riscatto.

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