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King’s League, l’ultima follia di Piquè: tutto ciò che c’è da sapere (VIDEO)

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La King’s League è il calcio del futuro? Le regole e i campioni che fanno già parte del torneo creato da Piqué. Perché piace e come si gioca.

Se il calcio, inteso in senso politico, ha resistito al tentativo di “golpe” della Superlega, ora ha un nuovo nemico: la King’s League. Magari no, questo probabilmente sarebbe troppo, certo è che il nuovo sport creato da Piqué sta calamitando l’attenzione un numero di appassionati sempre maggiore. La King’s League è una disciplina con annesso torneo a squadre, che prende spunto non solo dal calcio, ma da molti altri sport. Scopriamo le regole, da cosa ha preso ispirazione e chi sono i campioni che ne fanno già parte.

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Il presidente della King’s League, Gerard Piqué. (TVplay.it)

La King’s League sta facendo molto parlare di sé negli ultimi giorni. Molta attenzione mediatica è dovuta soprattutto all’abilità di Piqué, ideatore della disciplina e presidente del torneo, di far fruttare in termini promozionali le frecciate a lui rivolte dall’ex-moglie Shakira nella sua ultima canzone. Una mossa furba e anche redditizia, come dimostrato anche dal contratto di sponsorizzazione con la Casio, che la popstar citava in una parte del testo “Hai cambiato un Rolex con un Casio“.

Scopriamo di più su questo nuovo sport, che parte da una base molto simile al calcio a 7, ma poi prende in prestito regole e peculiarità di diverse altre discipline. Innanzitutto le partite durano 40 minuti, suddivisi in 2 tempi uguali. Il possesso iniziale lo guadagna chi dalla linea di fondo arriva prima a prendere il pallone posizionato al centro del campo, come nella pallanuoto. Non esiste fuorigioco, né c’è limite alle sostituzioni dei giocatori durante la partita. Il cartellino giallo equivale a 2 minuti di sospensione, mentre il rosso a 5, fino all’ingresso di un sostituto. Le regole più folli però sono decisamente altre.

King’s League, come si gioca e chi vi partecipa

La King’s League infatti fa del dinamismo e dei colpi di scena la sua arma principale. In caso di pareggio, il vincitore di ogni incontro viene deciso con i calci di rigore in movimento anche detti “shoot-out“, partendo da centrocampo, in poche parole come nell’hockey sul ghiaccio. La cosa più incredibile e che da alle sfide un tono molto più vicino al mondo dell’entertainment è la questione delle “armi segrete“.

 

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Anche Iker Casillas si è unito alla King’s League di Piqué. (TVplay.it)

Prima dell’inizio del match i due allenatori pescano una carta che può essere usata quando si preferisce. Le carte sono dei bonus tra: rigore a favore, shoot-out a favore, esclusione di un giocatore avversario per 2 minuti, gol che valgono doppio nell’arco di 2 minuti, carta jolly, che può essere quindi ognuna di queste e infine una che consente di rubare la carta degli avversari. A fine primo tempo invece sale in cattedra lo stesso presidente della King’s League, Piqué, estraendo una carta il cui effetto sarà applicato su entrambe le squadre. Tra queste può uscire ad esempio l’imposizione di giocare 2 contro 2, ovviamente mantenendo i portieri, oppure 3 contro 3 e via dicendo.

Le reazioni e gli ex-campioni

Il torneo, che si svolgerà prima come campionato per poi concludersi con i playoff, sta attirando sempre più attenzione e in Spagna è a tutti gli effetti un caso mediatico. Javier Tebas, il presidente de La Liga, l’ha definito “un circo” e Piquè l’ha preso non solo come un complimento, ma anche come spunto. Infatti di lì a poco nel match in cui ha esordito Sergio Aguero, el Kun è inizialmente sceso in campo mascherato da clown, per poi rivelare la sua identità al pubblico entusiasta.

Con la messa in onda contemporanea su tutti i canali Twitch e Youtube dei principali streamer spagnoli, giornata d’esordio della King’s League raggiunto quasi 15 milioni di spettatori. Stracciati i dati della giornata corrispondente de La Liga, anche sommando gli spettatori di tutte le partite.

Non solo el Kun, ma anche Iker Casillas, Joan Capdevilla, Javier Saviola, el Chicharito Hernandez, sono solo alcuni degli ex-campioni arruolati e altri ne stanno arrivando. Al momento infatti non si parla d’altro che di Enigma. Questo giocatore si presenta in campo e gioca vestito tipo wrestler messicano, si dice faccia parte de La Liga e i social stanno letteralmente impazzendo per capire chi sia. Tutto questo e molto altro è la King’s League, la “superlega” di cui non sapevamo di avere bisogno, ma non è tutto. E’ solo questione di tempo prima che arrivi anche la versione femminile, ovvero la Queen’s League.

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