Juventus in vendita? L’annuncio chiarisce tutto. Si fanno più insistenti le indiscrezioni in merito a una possibile cessione del club bianconero
La Juventus è il club italiano legato da più tempo alla sua proprietà. Il legame, prima affettivo e sentimentale e poi imprenditoriale, tra la Vecchia Signora e la famiglia per eccellenza dell’imprenditoria italiana, gli Agnelli, dura esattamente da un secolo tondo tondo. Era il 24 luglio del 1923 quando Edoardo Agnelli, il padre di Gianni e Umberto, salì alla presidenza della società bianconera. E da allora il nome Agnelli è sinonimo di Juventus e viceversa.
Ma questo vincolo secolare, che da sempre è considerato indissolubile, potrebbe clamorosamente venir meno in tempi relativamente brevi. Da più parti si vocifera infatti dell’ipotesi di una cessione di alcune quote della Juventus ad altri investitori, se non addirittura del pacchetto di maggioranza del club. Il gruppo Exor, la holding di famiglia che comprende anche la Fiat, starebbe seriamente pensando di passare la mano.
Juventus in vendita? Le parole in diretta fanno chiarezza una volta per tutte
Per fare chiarezza in merito a un argomento particolarmente scottante è intervenuto nel corso della diretta di calciomercato.it in onda su TvPlay Francesco Bertolino, giornalista di Milano Finanza. Bertolino ha prima fatto il punto della situazione in casa bianconera e spiegato le ragioni per cui lo scenario preso in considerazione può essere considerato verosimile, ma non imminente.
“Non riesco ad immaginare una cessione della Juventus come una possibilità a breve termine. Tra sei mesi saranno 100 anni di proprietà Agnelli ed è molto difficile che John Elkann ceda le sue quote prima di quell’anniversario. Se la Juventus si ritirasse dalla borsa probabilmente si agevolerebbe l’arrivo di nuovi soci per alleggerire il peso su Exor. Difficile prevedere però quando o se lo farà”.
La possibile uscita da Piazza Affari, quella sì è una possibilità più concreta a breve termine: “Sono rimaste veramente poche società di calcio quotate in borsa, qualche squadra portoghese, Lazio, Juventus e Manchester United, ma ci sono pochi scambi, non ha molto senso secondo me essere quotati in questo momento”.
Dunque, la fine della storia tra la Vecchia Signora e la famiglia Agnelli è ad oggi oltre l’orizzonte: “Prima bisogna diradare un po’ di nebbie sull’aspetto finanziario del club, bisogna capire che direzioni prenderanno le inchieste tra penalizzazioni e possibili esclusioni dalle coppe, che incidono molto. Ora non è il momento adatto per certe operazioni”.
