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Gamba a TVPLAY: “La Juventus è legittimamente preoccupata per il futuro, su Allegri…”

Massimiliano Allegri Gamba Tvplay 30 gennaio 2023

Emnuele Gamba è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. Tanti i temi sul tavolo di discussione. 

Emanuele Gamba, giornalista, a calciomercato.it in onda su TvPlay ha parlato dei temi più caldi per quanto concerne la Juventus. Queste le sue parole:

Massimiliano Allegri Gamba Tvplay 30 gennaio 2023
Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus (Ansa Foto)

MOTIVAZIONI CASO JUVENTUS – “Mi sembra una motivazione ben strutturata, basata su un ragionamento logico e su quanto si era ipotizzato che fosse. La plusvalenza in sé non è un illecito ma un sistema basato su scambi e plusvalenze fittizie comporta invece un illecito grave che porta alla punizione data alla Juventus. Mi sembra anche abbastanza chiare le ragione per cui le altre società sono state prosciolte, chiaro che la Juventus avrà diverse di cose a cui appellarsi, come il vizio di forma, sia magari il fatto che il giudice non quantifichi il vantaggio economico ottenuto dalla Juventus, si parla di 70 o 100 milioni ma che poi la cifra non importa. A leggerla così la sentenza ha una sua logica, poi credo sia roba da avvocati più da giornalisti sportivi. Poche chance per la Juventus per uscirne? No non ne vedo poco, la giustizia italiana ci ha insegnato che spesso quando vengono coinvolti enti importanti nelle sentenze future la pena si può cancellare, anche perché non c’è  solo un discorso di giustizia in se, ma anche legato al peso politico ed economico della Juventus. Non dico che scapperà per questo attenzione, ma chiaramente il calcio sta giudicando se stesso e dovrà anche valutare il peso della Juventus nel contesto. Vendere i diritti tv dei prossimi cicli un conto è farlo con la Juventus dentro, un altro è con la Juventus fuori. Quel che sappiamo per certo è che la Juventus ha commesso irregolarità gravi, poi sulla gravità della pena siamo in un campo aleatorio, non credo si debba arrivare agli estremi della retrocessione”.

PREOCCUPAZIONE JUVENTUS – “Mi pare di capire che nella Juventus ci sia grande preoccupazione e che l’urgenza  sia contenere i danni. Dimostrato dall’azzeramento del cda da un giorno all’altro in modo brusco e definitivo, questo è il dato da cui non si può prescindere, poi è chiaro che la Juventus sa che ne uscirà con le ossa rotte, proprio perché lo sa ha mandato via il cda. Sono molto preoccupati anche per i risvolti finanziari, la possibile esclusione dell’Europa, la necessità di ripartire. Non è sicuramente una società serena adesso la Juventus. L’atteggiamento dei calciatori contribuisce alla mancanza di serenità, non c’è stata una reazione come se l’aspettava la società. Poi la Juventus ovviamente si difenderà, Nella sentenza si parla molto del libro nero di Paratici firmato da Cherubini. La cosa strana è che la Juventus non ha mai disconosciuto il documento, non so perché, ma una delle pistole fumanti è armata dai legali stessi della Juventus, non so se per un errore o per una strategia”.

FUTURO – “La Juventus alleggerirà molto il monte stipendi, quello che c’è da capire è quanti e quali giocatori faranno pressioni per andare via, come nel 2006. Tanti fecero pressioni come Cannavaro o Ibrahimovic, altri fecero pressioni ma furono fatti restare come Trezeguet, altri invece sono rimasti. Dopo la sentenza non sembra che i giocatori abbiano reagito in maniera molto viscerale come tanti tifosi speravano, con un attaccamento a prescindere”.

LE PAROLE DI ALLEGRI – “Facile dire che ce l’avesse con Paredes, che dà l’idea di fregarsene, ma dava la stessa idea anche prima del -15. Mi sembra quindi un discorso più ad ampio raggio che risale ad ancora prima dei problemi della Juventus, abbiamo ricondotto tutti i problemi attuali a quello che è successo, ma in realtà la Juventus è tornata a giocare semplicemente come prima, le otto vittorie consecutive sono state un po’ illusorie”.

ALLEGRI – “So che è anche lui è sotto esame, in queste settimane da un alto si è comportato in  maniera molto buona, nel senso che ha trovato le parole giuste dopo la sentenza, si è caricato di responsabilità  diventando riferimento per la società nei confronti del mondo esterno. Dall’altro lato però non è riuscito a provocare nella squadra le reazioni che avrebbe dovuto suscitare, ci sono perplessità sulla formazione schierata ieri, quella schierata a Napoli. Ci può essere un’ambivalenza nel parere che hanno su di lui ai piani alti, poi c’è il discorso dell’ingaggio altissimo, credo che la Juventus debba ridimensionarsi pesantemente, avrebbe una logica ripartire da uno come Gasperini, se invece ci fossero ancora ambizioni da fomentare andrebbero bene Allegri e Conte, anche se sappiamo i costi di Conte e il veto imposto da John Elkann, ragionare oggi sulla posizione di Allegri è prematuro”.

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