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Calciomercato, il Chelsea genera il buco nero: oltre 200 milioni di differenza con la Serie A

La Premier League e il Chelsea domina lo scenario economico europeo. Nessuno come loro: il dato incredibile sullo strapotere del campionato inglese.

Senza freni e senza pensieri. Si può riassumere così il mercato invernale delle squadre militanti in Premier League. Cifre folli spese dal Chelsea, in primis, ma non solo. Sono tante le società, anche minori, che hanno staccato assegni particolarmente onerosi per cercare di rinforzare la propria squadra. Non è un caso che poi i migliori calciatori del pianeta vestano proprio le maglie dei club inglesi.

Mudryk, Chelsea
Mudryk, uno dei nuovi acquisti più onerosi del Chelsea (TvPlay.it)

A poco più di 12 ore dalla fine del calciomercato, è infatti già tempo di fare bilanci. Ancora una volta, la regina del mese di gennaio è stata, neanche a dirlo, la Premier League, che ha speso un totale di 922 milioni di euro.

Chelsea, il dominio sul mercato

A guidare la classifica delle spese c’è soprattutto il Chelsea che ha speso cifre veramente esorbitanti: ben 288 milioni di sterline totali nel mese di gennaio. Merito soprattutto dell’acquisto di Enzo Fernandez per 121 milioni finalizzato proprio nella serata di ieri, martedì 31 gennaio. Oltre al centrocampista argentino i Blues hanno acquistato anche Madueke, Badiashile, Mudryk e Joao Felix.

Palla Serie A
TvPlay.it

Quanto investito dal campionato inglese è dieci volte tanto quanto hanno speso i 20 club di Serie A messi insieme, oltre che più del combinato di tutti e quattro i top campionati (esclusa la Premier) Bundesliga, Liga, Serie A e Ligue 1. A ribadire lo strapotere della Premier League c’è un altro dato: la spesa dei club inglesi corrisponde al 79% delle cinque grandi leghe europee.

Come detto precedentemente non solo il Chelsea ha speso cifre incredibili, ma anche le ‘piccole’ della Premier League. Squadre come Everton, Bournemouth o Southampton, che navigano attualmente in zona retrocessione, hanno staccato assegni da oltre 30 milioni di euro: numeri pazzeschi se comparati a quelli che girano abitualmente, di questi tempi, in Serie A. Al giorno d’oggi, infatti, anche Milan o Inter, due big del nostro calcio che hanno tra i fatturati più alti, faticano a stanziare numeri del genere sul mercato e questo fa capire tantissimo sul dominio economico assoluto della Premier rispetto agli altri campionato europei.

 

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