Si è appena conclusa la sessione invernale di mercato, una finestra in cui non saltano all’occhio movimenti fuori budget
Alle ore 20.00 è suonato il gong: la sessione invernale di mercato è ufficialmente terminata. Come previsto, è stata una finestra di calciomercato piuttosto ‘povera‘: da mesi i patron dei vari club sottolineano il momento storico, poco favorevole agli investimenti di una certa caratura. Complice anche la pandemia da Covid-19, le finanze degli italiani fanno fatica a riprendersi e la medesima situazione si riversa anche nel mondo del calcio.
Così nessuna spesa fuori budget è stata improntata dai vari club di Serie A, che fino all’ultimo hanno cercato offerte last-minute con la speranza di riuscire almeno a piazzare gli esuberi delle varie rose, che gravano sulle finanze delle società. Ad ogni modo è possibile stilare una classifica di quelli che sono stati i movimenti andati in scena nel mercato invernale, seppur non ci sono troppe sorprese o colpi ad effetto.
Seria A, ecco chi ha speso di più
Stando ai valori riportati da Transfermarkt il club più ‘spendaccione‘ è stato quello viola, con i suoi 9 acquisti ed i 10 milioni spesi, contro i 500mila che sono entrati alla società. A seguire troviamo lo Spezia con 7,70 milioni ed i 25,85 in entrata. Subito dopo c’è l’Udinese che ha investito 6 milioni, contro gli 11 che ha recuperato dai giocatori in uscita. L’Hellas Verona invece ha speso 2,5 milioni, contro gli 8,5 che ha incassato.
Il Lecce ha effettuato una spesa di 900mila euro, con un’entrata di 300mila. La Roma ne ha spesi 500mila e ha recuperato 2,25 milioni. In fondo alla speciale classifica ci sono il Milan con 470mila euro spesi e la Salernitana all’ultimo posto con 350mila. Con le altre squadre che non hanno effettuato operazioni altisonanti, se non in prestito momentaneo. E’ chiaro quindi che quanto anticipato nei mesi scorsi ha trovato riscontro nella realtà: zero spese sopra alle aspettative, ma con un campionato anomalo che durerà fino a giugno, pertanto ogni club è chiamato ad una lunga cavalcata da qui alla fine.
