La Juventus è mel mezzo della tempesta giudiziaria per le plusvalenze e i bilanci, ma non è la sola squadra a rischiare: la situazione Samp.
La Juventus ha aperto il vaso di Pandora. Ora tocca alle altre: il calcio italiano sta vivendo un momento particolare di impasse, perchè in molti si stanno rendendo conto che il sistema – così com’è – non regge: impossibile andare avanti. La sostenibilità deve essere la base, invece rischia di diventare una variante che stabilisce chi sopravvive e chi no.
Per non rischiare di fare incetta di condannati e giocare alla guerra tra poveri, serve intervenire con misure capillari. Il rischio, come ha detto più volte il leader di Italia Viva intervenuto a TvPlay.it, è che i club non sapendo investire poi battano cassa allo Stato. Possibilità già verificatasi in passato, ma tornata di moda con il Decreto Salvacalcio.
Sampdoria, rischio fallimento: gli scenari in società
Chi ha bisogno di essere salvata, in un certo qual modo, è la Sampdoria: i blucerchiati si preparano all’ennesimo Consiglio di Amministrazione deserto. L’assemblea degli azionisti di maggioranza preannuncia il gelo: servono immediatamente 10 milioni per coprire il trimestre stipendi. In caso di mancato pagamento scatterebbero punti di penalizzazione o la messa in mora della società con relativo svincolo prima della fine della stagione.
Nello specifico, i blucerchiati hanno avviato le procedure per la composizione negoziata della crisi che consiste in una ricapitalizzazione della società con tempi più larghi. Nella fattispecie: si arriva alla ricapitalizzazione o eventuale cessione del club attraverso una sorta di “commissariamento”. In questo caso, nessuno perde il posto ma subentra un esperto che affianca la società in fasi delicate come quelle che saranno nei mesi a venire.
La Sampdoria, nel frattempo, ha chiesto alle autorità competenti delle “misure protettive”: la possibilità di evitare misure fallimentari o penali in regime accelerato. Scenario possibile fin quando la composizione negoziata – chiesta inizialmente – venga dichiarata fattibile. Altrimenti crolla tutto. Perdita del titolo sportivo e liquidazione totale, parco giocatori incluso. Lo scenario più cupo di tutti. A Genova intanto sperano in un lieto fine che appare, però, sempre più distante.