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Onorato a TvPlay: “Flaminio? Lotito non ha presentato progetto. Se volesse potrebbe fare lo stadio”

L’assessore Alessandro Onorato è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. 

L’assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport di Roma Alessandro Onorato è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it. Sul tavolo di discussione lo stadio Flaminio e la polemica del presidente della Lazio Lotito. Queste le sue parole:

SULLA POLEMICA FATTA DAL PRESIDENTE LOTITO – “La vicenda mi lascia perplesso. Il comune di Roma per rispetto della Lazio e dei tifosi ha aspettato qualche mese una proposta da parte del presidente Lotito per la valorizzazione dello stadio Flaminio. Questo progetto non è mai arrivato. Ho letto questa mattina come voi che Lotito non avrebbe presentato il progetto perché dice che con i vincoli se lo avesse presentato sarebbe stato bocciato in partenza. Possono fare quello che ritengono più opportuno per la realizzazione di un eventuale stadio, ma le cose è giusto che vengano dette in modo puntuale. Nel decreto semplificazione c’è l’articolo sblocca-stadi che prevede che rispetto a vincoli messi da parte della Sovrintendenza statale c’è la possibilità di superare tali vincoli quando ci sono tre condizioni:  che quella apertura e valorizzazione di quello stadio prevenga il consumo di altro suolo pubblico, cioè che si eviti di fare stadio altrove e di consumare nuovo suolo pubblico. Seconda condizione rendi maggiormente efficienti gli impianti sportivi destinati ad accogliere le competizioni agonistiche di livello professionistico e nel momento in cui tu fai questa operazione garantisci adeguamento a standard di sicurezza. Il Flaminio è la fattispecie ideale. E’ uno stadio del 1960 che così com’è casca a pezzi. Se si vuole fare uno stadio professionistico puoi non rispettare quello che è un vincolo della sovrintendenza statale che non ti autorizza ad una maggiore possibilità di pubblico o copertura. In parole povere se Lotito volesse presentare un progetto, mettere i soldi e portare il Flaminio a 40.000 persone non esiste nessuna norma al mondo che te lo va a impedire. Se lo vuole fare lo può fare. Mi sembra evidente che per il momento non lo voglia fare. E’ liberissimo di non volerlo fare. Se vuoi superare il vincolo lo puoi superare. Ma senza progetto si parla di niente. Non c’è mai arrivato il progetto. Lotito ha detto “Lo faremo da un’altra parte”. Noi non abbiamo problemi, ci dicesse da quale parte e presentasse il progetto se lo vuole fare da un’altra parte. Crediamo che Roma e Lazio debbano avere il loro stadio. Una città moderna prevede questo”

SULLE INTENZIONI DI LOTITO – “Ho un rispetto sacrale nei confronti dei tifosi. Non voglio aggiungere pensieri personali o riflessioni che possano generale malcontento e incrinare rapporti. C’è in gioco la competizione di Roma. Odio quando fanno passare la città come una città di lavativi, che non si sa cosa fare e non si danno libero spazio e risposta ad investimenti privati. Oggi è lo stadio, domani può essere albergo o palazzetto. Se leggo Lotito che dice che il progetto verrebbe bocciato in partenza non corrisponde a vero. Ci sono anche altri esempi, anche a Firenze per esempio hanno superato i vincoli anche è più stringenti. Il Flaminio è stato già demolito e ricostruito per le Olimpiadi del 60. Come comune noi saremmo tutt’ora pronti ad accompagnare la Lazio se presentasse un progetto affiancandola nel rispetto delle norme per arrivare a quella che è una legittima aspettativa che presenta Lotito. E’ evidente che se prendi il Flaminio devi avere uno stadio da 40000 con la copertura. Noi abbiamo inserito il Flaminio tra gli stadi degli Europei del 2032 che l’Italia concorre ad ospitare. Abbiamo chiaro rispetto a chi ci ha preceduto che non vogliamo fare gli stessi errori. O la Lazio ci presenta il progetto o si guarda altrove. Ci dispiace perché sarebbe la casa perfetta per la Lazio e i suoi tifosi”

SULLA RISTRUTTURAZIONE DEL FLAMINIO – “Lo sistemeremo in ogni caso. Ma se devo usare i soldi dei contribuenti non lo rifaccio a 40.000 posti ma lo rifaccio com’è ora da 24.000. Noi ci si potrebbero fare le partite di Serie A ma si farebbe altro”

SULLA POSSIBILITA’ DI FARE UNO STADIO NON AL FLAMINIO – “Lotito oltre un incontro ufficiale avuto con il sindaco e una parte di giunta ci ha soltanto manifestato interesse verso il Flaminio, non ci ha mai detto di altre aree. Se lo vuole fare da altre parti ci dicesse dove. Come stiamo seguendo lo stadio della Roma seguiremmo anche la Lazio. E’ il caso che lo dica pubblicamente e chiaramente con un progetto, senza quello non si può certo fare niente”

SUL POTER FARE LO STADIO AL FLAMINIO – “Non so quale sia la strategia e cosa voglia fare Lotito. Ha la libertà di fare cosa ritiene più giusto. E’ una società privata ma  parliamo di uno sport che coinvolge milioni di tifosi che devono avere il rispetto. Noi come amministrazione di stadi non ne parliamo mai. Pensiamo che si debbano fare, non parlare. Ne parlo quando bisogna mettere i puntini sulle i Far passare che al Flaminio non si possano fare lo stadio non lo accetto. Lo dicono le norme. I tifosi lo devono sapere. Che Lotito sia libero di farlo o non farlo è altrettanto giusto. Polemiche sugli ultimi 19 anni? Sono 19 anni che si perde tempo. Non vorrei però che gli imprenditori si nascondessero dietro questo mito della politica inconcludente per nascondersi e venir meno ai doveri imprenditoriali”

SUL PERCHE’ FARE LO STADIO – “Roma e Lazio senza stadio non riusciranno mai ad avere determinati incassi. E’ un dovere imprenditoriale fare lo stadio. Il ritorno per la città sarebbe pazzesco. Sarebbe più moderna. Lo stadio Olimpico diventerebbe la Wembley italiana. Molti dicono che l’Olimpico diventerebbe inutile? A Roma abbiamo un problema: parlano tutti. Tutti specialisti. Lo stadio Olimpico fattura con eventi, concerti, eventi di carattere sportivo. Su Roma e Lazio incassa parti inferiori. Se non ci fossero loro farebbero altro, si ripagherebbe ampiamente. E’ di proprietà dello stato. Gli stadi si fanno a due condizioni: imprenditori lungimiranti con i soldi e amministrazioni comunale oneste. Io mi sento di garantire che la nostra amministrazione è favorevole allo stadio sia per la Roma che per la Lazio”

SULL’EVENTUALE PROBLEMA POSTEGGI E COLLEGAMENTI – “Mi sento di dire che Roma ha tanti problemi di collegamento pubblico, ma il Flaminio ha diversi asset. E’ un  problema ma è superabile. Progetto, capitali e amministrazione, e a quel punto lo stadio si fa.” 

SULLO STADIO DELLA ROMA – “La conferenza di servizi è chiusa e positiva. Nei prossimi giorni arriveremo in giunta comunale che dà l’ok, poi si arriva in consiglio comunale per l’altro passaggio. Il progetto va bene e va avanti bene. Le tempistiche? Troppi campioni mi hanno preceduto nel dare date e promesse. Non ci casco (ride ndr)”

SULLE CONDIZIONI DEL FLAMINIO – “Due mesi fa siamo andati a bonificarlo. E’ un mio chiodo fisso. Per rispetto della Lazio abbiamo aspettato 6-7 mesi. Se Lotito non vuole presentare progetto con l’aiuto governo metteremo a punto la ristrutturazione”

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