Il tema dei diritti tv è una questione piuttosto spinosa: cosa emerge e quali sono le novità per la Serie A. Tutti i dettagli.
Il campionato di Serie A è in corsa, seppur con un Napoli lanciato a +15 punti di distacco rispetto alle rivali, ma le società guardano oltre e pensano al futuro. La questione dei diritti televisivi è un argomento dibattuto, specialmente alla luce della crisi economica generata dal periodo di pandemia.
Al di là dei risultati sportivi, invece, i club hanno necessità di liquidità per affrontare un periodo complicato. Le richieste in questo senso non mancano, da qui la richiesta delle società di fare presto. Nel frattempo, invece, si registrano frenate e la corsa ai diritti tv diventa inevitabile.
Calcio in tv, quali sono le novità
Pronto il bando per i diritti televisivi da 1,15 miliardi di euro con la possibilità di un canale tv dedicato. La Serie A punta in alto, ma l’urgenza di liquidità impone scelte mirate e lungimiranti. Problemi in casa Sky, azienda che non vorrebbe spendere oltre il dovuto, qualche difficoltà anche per DAZN, nel frattempo Tim e Mediaset starebbero studiando il digitale e le conseguenti possibilità. Crescono invece le potenzialità dei grandi produttori statunitensi.
Le stime parlano di una perdita di 600 milioni di euro, causata in gran parte dalla pandemia, da qui l’esigenza di trovare partner forti dal punto di vista economico. Previsti nuovi pacchetti disponibili per un ammontare complessivo di circa 300 milioni fra Champions League, Europa League e Conference League. Si attendono le offerte dei gruppi Sky, DAZN, Amazon, Rai e Mediaset. In ballo ci sono le stagioni 2024-27: la scadenza per presentare le domande è fissata per le ore 10 di mercoledì 15 febbraio 2023.
Durante l’ultima asta, riguardante il triennio 2021-2024, ha raccolto complessivamente oltre 220 milioni di euro suddivisi fra Sky (100 milioni per 121 partite), Amazon 80 milioni (migliori incontri del mercoledì) e Mediaset 42 milioni con il match di cartello del martedì. Molto probabile che Prime decida di estromettersi dalla corsa ai diritti di Europa e Conference League.
Rebus emendamento Lotito
Lo stop del Quirinale al Milleproroghe allunga i tempi per i contratti dei diritti tv e la corsa delle emittenti procede con la decisione di depositare le offerte. Proprio l’emendamento firmato da Claudio Lotito, senatore di Forza Italia e attuale presidente della Lazio, è stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, ma ritenuto “materia estraneo al decreto“.
L’emendamento mostra come, non emergendo soluzioni maggiormente convincenti, gli attuali contratti dei diritti tv (Sky e DAZN) potrebbero essere quindi prorogati per una durata complessiva di 5 anni, con termine ultimo 30 giugno 2026. Si tratta di una proposta che vada oltre il limite dei tre anni stabilito dalla legge Melandri.