Calhanoglu veste i panni dell’agente: ecco il consiglio di mercato dell’ex rossonero per un Inter sempre più competitiva
Non c’è due senza tre anche per il Derby della Madonnina. Infatti, dopo quelli in campionato, il 5 febbraio scorso, e in Supercoppa italiana, che hanno arriso ai nerazzurri, la stracittadina milanese potrebbe andare in scena anche in Champions League a patto che le milanesi superino l’ostacolo degli ottavi di finale.
Impresa non impossibile dal momento che Milan e Inter sono a metà…del guado avendo vinto il match d’andata rispettivamente contro il Tottenham e il Porto. Fra cinque giorni, l’8 marzo, i rossoneri sono chiamati a difendere il vantaggio acquisito all’andata nella tana degli Spurs potendo contare sulla ritrovata solidità della propria retroguardia anche per effetto del ritorno dei pali di Mike Maignan, a lungo fermo ai box.
Poi, il 14 marzo, sarà la volta dei nerazzurri rendere visita ai portoghesi al “Do Dragao”, stadio che non rievoca dolci ricordi a Hakan Calhanoglu, uno dei più brillanti tra gli uomini di Simone Inzaghi, che nella casa dei “Dragoni” vi ha perso con la sua Nazionale il play-off per accedere alla fase finale dei Mondiali in Qatar.
Inter, Calhanoglu diventa “agente”: “Parlo tanto con Kessie”
Occasione, il return match contro il Porto, per il turco per prendersi una rivincita in quello stadio teatro di una cocente delusione. In fondo, in questa stagione ha zittito a suon di prestazioni da top player i suoi ex tifosi rossoneri che lo hanno sommerso di fischi quando ha giocato contro la sua ex squadra diventando nel contempo un idolo del popolo nerazzurro. Dunque, non irrealistico che possa fare altrettanto con i tifosi portoghesi.
Ma Porto potrebbe essere una tappa doppiamente decisiva nella carriera di Calhanoglu: se i nerazzurri dovessero uscire dal “Do Dragao” con la qualificazione ai quarti in tasca, si metterà nero su bianco all’accordo per il prolungamento di contratto del turco fino al 2027 con conseguente generoso adeguamento economico (con i bonus circa 6 milioni di euro all’anno, in linea con i nerazzurri più pagati).
Un attestato di stima da parte del club nerazzurro che proprio attorno all’ex rossonero e a Nicolò Barella intende costruire il centrocampo del futuro anche per bilanciare con le maggiori capacità di ragionamento in mezzo al campo del turco l’irruenza dell’ex cagliaritano. Un centrocampo di sostanza e di qualità, di lotta e di governo, eppure Calhanoglu, vestendo i panni dell’agente, “sponsorizza” un suo ex compagno al Milan, quel Franck Kessie che dopo un inizio balbettante sta trovando sempre più spazio nel Barcellona (ieri è partito titolare nel match d’andata della Copa del Rey contro il Real Madrid mettendo lo zampino nell’autorete di Eder Militao che ha condannato i blancos alla sconfitta).
Infatti, il turco, nell’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport”, ha confessato che i due, grandi amici, non si sono persi di vista anche se le loro strade professionali si sono divise, anzi, “parliamo tanto. E’ un amico e un grande giocatore: qui i campioni sono sempre bene accetti“. E’ proprio vero che “chi trova un amico trova un tesoro”…
