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Gianni Minà, il cuore granata batte per lui: commovente ricordo dei tifosi del Toro | FOTO

Gianni Mina

Gianni Minà ha lasciato un grande vuoto nelle coscienze di molti. Un esempio di giornalismo e capacità: l’omaggio dei tifosi del Toro.

Gianni Minà ha raccontato lo sport e la storia come nessun altro. Giornalista, analista e fine commentatore del mondo contemporaneo ha saputo incarnare il credo di molti analizzando pregi e difetti di un universo in espansione. Italia, Sudamerica e tanto altro, ma nel cuore sempre Torino. Il vecchio cuore granata non tramonta mai. Allora Gianni Minà sapeva sempre che casa faceva rima con Maratona, una d in meno di Diego ma ugualmente importante come la curva del Toro sempre pronto a rialzarsi nei momenti difficili.

Gianni Mina
E’ scomparso all’età di 84 anni il giornalista Gianni Mina – TvPlay.it

Apprezzava anche questo Gianni, il primo a parlare con Ronaldo il fenomeno e l’ultimo ad ammainare un certo tipo di bandiere. Quella granata e quella rossa, due scale tonali diverse, il medesimo ardore. Lo stesso che mettono oggi i tifosi del Torino nel salutarlo un’ultima volta al Filadelfia: tutti per lui. La sintesi in uno striscione che sa di buono: “Ciao, Gianni, vecchio cuore granata” si legge. Sempre dalla stessa parte, come cantava De Gregori, fra i suoi preferiti insieme a Bennato, di quelli a cui non si smette di voler bene.

Gianni Minà, il toccante ricordo del Torino: omaggio della Curva Maratona

Minà Gianni
Il ricordo del Torino per il noto giornalista (ANSA)

Un saluto doveroso che culmina alla camera ardente in Campidoglio. Dove troneggia una maglia del Torino. Vessillo che porterà sino in paradiso: luogo in cui un Blitz, per citare uno dei suoi cult televisivi, non mancherà di sicuro. Alla prossima partita, non smetteranno di pensare a lui. I tifosi, ma anche i semplici appassionati e fautori di una certa cultura. Minà era di tutti, pur rimanendo per pochi. Forse è questo il suo insegnamento più grande che resta anche sulle tribune del Filadelfia. La Maratona ringrazia a suo modo: il momento dei titoli di coda per dar spazio a un altro film, stavolta senza tempo, quello dei ricordi.

Minà del calcio amava le contraddizioni. In grado di animare tutto e il contrario di tutto. Per questo omaggiava con garbo e riverenza Maradona, in grado di cambiare il mondo con un palleggio e amava la Torino tenace e volitiva in grado – se solo aveva voglia – di arrivare in Europa. La foto con Belotti: l’ultimo canto del Gallo che poi scelse la Roma, per Minà non era un affronto, ma una semplice – per quanto intensa potesse dirsi – esigenza del mercato moderno. Minà, invece, era vintage e profondamente avanguardista. Un ossimoro che insegna ovunque: sugli spalti di uno stadio o alle porte del paradiso.

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