Inter-Inzaghi, c’è un limite ben preciso: la spiegazione in diretta. I nerazzurri stanno attraversando la crisi peggiore dell’era Suning
Tre sconfitte consecutive, addirittura dieci dall’inizio del campionato. Solo nelle coppe l’Inter ha mantenuto le promesse della vigilia, ma questo non può bastare a proprietà e management, convinti di aver allestito una rosa in grado di competere per lo scudetto. Per questo il destino di Simone Inzaghi sembra segnato: l’allenatore piacentino è finito sul banco degli accusati per una gestione dell’organico tutt’altro che convincente, sia durante la settimana che nel corso dei novanta minuti. E salvo miracoli la sua strada e quella dei nerazzurri si separeranno.
Ma per analizzare meglio i problemi evidenziati da Inzaghi in questi quasi due anni sulla panchina dell’Inter, nel corso della diretta di calciomercato.it ai microfoni di TvPlay è intervenuto il giornalista de Corriere della Sera, Paolo Tomaselli che non è certo stato tenero nei confronti dell’ex allenatore della Lazio: “Inzaghi in questo momento è impaurito, intimorito. Non ha nulla da perdere, può anche farsi passare questa paura. Non sarà verosimilmente l’allenatore dell’Inter a meno che non centri la qualificazione in Champions League, dovrebbe trasmettere coraggio alla squadra”.
Inter-Inzaghi, esiste un limite ben preciso: la spiegazione in diretta spiazza i tifosi
“L’Inter solo con Cremonese ed Atalanta ha ribaltato la partita – prosegue nella sua analisi Tomaselli -, nelle altre gare quando è andata in svantaggio ha sempre perso o al massimo pareggiato. Questo dimostra un limite di personalità, è quasi come se si sentisse offesa quando passa in svantaggio. E’ successo anche a Torino in campionato contro la Juventus: la squadra aveva giocato benissimo nel primo tempo, poi ha preso una rete in contropiede. Solo le squadre che lottano per la salvezza hanno preso più gol in contropiede”.
A questo punto solo un autentico miracolo potrebbe consentire a Simone Inzaghi di restare alla guida della Beneamata: “Se dovesse vincere la Champions League credo che verrebbe riconfermato. Ma è l’unica opzione che gli resta da qui alla fine della stagione. Altrimenti il suo addio a giugno è praticamente certo“. A questo punto la sfida di andata e ritorno contro il Benfica, valida per i quarti di finale, diventa l’ultimo appiglio per il tecnico piacentino di proseguire la sua avventura sulla sponda nerazzurra dei Navigli.