Dopo i cori discriminatori delle ultime partite il giudice sportivo ha dovuto decidere sulla chiusura o meno della curva della Lazio: le ultime.
I soliti cori discriminatori intonati da alcuni tifosi potevano costare caro a Roma e Lazio. A rischiare di più in questo senso è stato il club di Lotito, a causa dei cori antisemiti reiterati nel tempo dai sostenitori biancocelesti. Non è infatti la prima volta che la curva biancoceleste finisce sulle pagine dei giornali per questi episodi.
Eppure, in questo caso, la tifoseria laziale è stata graziata. Per mezzo di un comunicato ufficiale sul sito della Serie A, infatti, il Giudice Sportivo ha emesso la sentenza in merito ai presunti cori di matrice antisemita cantanti dalla Curva Nord nel corso del derby.
Lazio, la decisione del giudice per la partita con la Juventus
La decisione presa in questo senso è ‘l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Nord” privo di spettatori‘, ma con ‘sospensione della pena per il periodo di un anno‘. La Curva Nord nella partita contro la Juventus sarà aperta e piena di supporters pronti a sostenere la truppa di Maurizio Sarri al consolidamento del secondo posto in classifica.
Quanto emerge però dal comunicato è chiaro. Non sono ammessi altri sgarri. La Curva Nord nella partita contro la Juventus sarà regolarmente aperta, così come tutti i settori dello Stadio Olimpico. Qualora, però, dovessero verificarsi nello stesso settore nuovi episodi dello stesso genere la nuova pena si sommerà a quella attuale, rischiando così di avere la Curva Nord chiusa non per uno, ma per più turni.
Questo dettaglio è di fondamentale importanza dal momento che, dopo la partita contro i bianconeri, alla Lazio resteranno solo quattro partite casalinghe e giocarle con il cuore del tifo biancoceleste sugli spalti potrebbe fare tutta la differenza del mondo in vista degli obiettivi stagionali che sta rincorrendo la squadra di Maurizio Sarri. C’è però da dire che i cori discriminatori stanno sempre più diventando una piaga pericolosa e per questo motivo la Lega Serie A non ammetterà, in futuro, altri errori di questo genere.
