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VIERCHOWOD: “MANCINI DOVEVA LASCIARE DOPO L’EUROPEO. VLAHOVIC? FORSE POCO CARATTERE”

Pietro Vierchowod

Pietro Vierchowod, ex giocatore, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT

Pietro Vierchowod
Pietro Vierchowod (Ansa Foto – tvplay.it)

“FORSE VLAHOVIC HA POCO CARATTERE” – “Altri giocatori hanno avuto periodi in cui non riuscivano a buttarla dentro neanche a porta spalancata. Vlahovic forse ha un po’ poco carattere, così è difficile, perché poi trovi questi momenti e non riesci a venirne a capo”.

“MANCINI DOVEVA FERMARSI DOPÒ L’EUROPEO” – “Abbiamo vinto di nuovo un Europeo dopo circa 60 anni. Poi secondo me ci siamo un po’ seduti. Venivamo da uno Scudetto vinto ma l’anno dopo per esempio è andata male, non dai più il 100%, ma inconsciamente dai il 97/98 e non è lo stesso, cambia tanto. Io dopo la vittoria con l’Europeo gli avrei detto di fermarsi e lasciare, dopo diventa difficile rifare il gruppo. Ha fatto tanti anni da allenatore, è stato in grandi squadre, la nazionale non ha cambiato qualcosa, ha già dimostrato di essere bravo nella gestione”.

“NON AVREI RIPRESO ALLEGRI” –“Io Allegri non lo avrei ripreso, non capisco perché riprenderlo”.

“SPALLETTI SE PUNZECCHIATO REAGISCE IN MODO SCOMPOSTO” – “Tanti anni fa, quando Spalletti era all’Inter, l’Inter prese gol su una punizione da 40 metri che non esisteva, io ero in RAI, ero concorde con luio che avevano ragione a protestare, però anche un portiere che prende gol da così lontano, si innervosì. Sei primo in campionato, può starci che alcune partite non siano giocate al meglio, ma se ci sono insicurezze poi il tecnico le trasmette ai giocatori. Questo aspetto lui non lo ha migliorato, quando viene punzecchiato reagisce in modo un po’ scomposto”.

“ALLA ROMA SERVE UN CAPITANO CON PIÙ PERSONALITA DI PELLEGRINI” – “Farei un altro giocatore capitano, non Pellegrini, metterei un giocatore con più personalità”.

“LA CHAMPIONS PUO SALVARE INZAGHI” – “Chiaramente perdere undici partite non va bene, può salvarlo solo la Champions, se non arriva in fondo e non la vince non si salva.  Noi una finale di Champions League l’abbiamo fatta ma quasi nessuno se lo ricorda. Sono mancati fortuna e lucidità, Vialli all’ultimo se sceglie un’altra soluzione fa gol e parliamo di altro. Vincere la Champions sarebbe stato qualcosa di unico e raro”.

“ALLA LAZIO IL CENTROCAMPO FA TANTO FILTRO” – “Romagnoli l’ho seguito tanti anni al Milan, era partito bene e poi si è fermato. Nella Lazio sta facendo bene, ha la migliore difesa, sta facendo bene ma sono anche più coperti rispetto ad altri anni, il centrocampo fa molto filtro, per la difesa è un vantaggio, subiscono meno”.

“NON SEMPLICE LA RIMONTA DEL NAPOLI SUL MILAN” – “Il Milan a Milano ha fatto una discreta partita, mi sarei aspettato qualcosa di più dal Napoli, li ho visti lenti, un po’ stanchi. Non è facile rimontare questo Milan, il Napoli si è esaurito all’occasione che Krunic ha dato a Kvara. Non è così facile ribaltare l’1-0, il Milan sabato ha conservato i titolari per questa partita importantissima, perciò non la vedo così semplice, secondo me sarà molto più difficile rispetto a quanto pensano tanti altri”.

“SPALLETTI SA GESTIRE, NON SERVE ALLENARE GIOCATORI COME MARADONA” – “Ha gestito grandi squadre, non allenato. Boskov, per esempio, non ci ha mai allenato una volta, ma gestiva perfettamente lo spogliatoio. Faccio un esempio, andavi a dire a Maradona o Careca come muoversi in campo? Ma nel modo più assoluto no, devi essere bravo a gestire il rapporto con i grandi giocatori. Noi schemi non ne avevamo, c’erano grandi giocatori che facevano la partita, quando in 4-5 non eravamo in forma la partita non vincevamo, era quello il nostro gioco, la nostra fantasia, che è difficile. La Juventus? Ha vinto dieci Scudetti, difficile lo abbia fatto giocando sempre male”.

“HO CAPITO DOPO COSA VOLESSE DIRE ESSERE A ROMA” – “Sono arrivato finiti i Mondiali, non c’era nessuno, poi ho capito cosa voleva dire, da casa al centro ci mettevo tre ore. Andavo in un ristorante gestito da un laziale che stravedeva per me, però la Lazio era in B, quindi non ci incrociavamo (ride ndr)”.

“MARADONA IL PIÙ FORTE DI TUTTI” – Mi sento uno dei più forti marcatori della mia epoca, oltre che il difensore ho fatto anche 38 gol. Maradona o Van Basten? Erano due tipi di giocatori diversi, ma è un po’ come il confronto con Pelè, Maradona era capace di giocare da solo e far vincere gli altri, Van Basten finalizzava il lavoro dei compagni. Maradona per me è il più forte di tutti, ma anche Van Basten ha dimostrato di saper far gol in tutti i modi”.

“OLTRE A SCALVINI DELL’ATALANTA POCHI DIFENSORI” – “I giocatori più bravi sono stranieri e già nelle squadre più forti, marcatori italiani non ce n’è e siamo stati una patria di marcatori. Sì c’è Scalvini dell’Atalanta ma poco altro. Nelle grandi squadre sono tutti stranieri e quindi la nazionale deve scegliere dalle squadre meno forti. Siamo andati a scegliere troppi giocatori stranieri nei ruoli importanti, così i nostri giovani non cresceranno mai”.

“BASCHIROTTO VA VALUTATO NELLE GARE CONTRO SQUADRE IMPORTANTI” – “Con la Sampdoria ha fatto una discreta partita, però Baschirotto va seguito contro squadre importanti per capire i movimenti e il modo di stare in campo, può essere bravo a giocare nel Lecce ma poi c’è da vedere se è in grado di giocare nell’Inter o nella Roma”.

“MANCINI ORA MOLTO PACATO” – “Con l’età si migliora, quando eravamo giovani abbiamo anche litigato spesso, ma con gli anni si migliora quasi tutti e ora lui è molto pacato”.

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