Processo Juve, domani al Collegio di Garanzia del Coni la sentenza sul -15: c’è la possibilità dello sconto di pena, cosa può accadere
Ancora un giorno e poi conosceremo il destino della Juve relativo al ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. I bianconeri riavranno indietro i 15 punti di penalizzazione inflitti per il caso plusvalenze? In casa piemontese c’è grande ottimismo su una sentenza che potrebbe riscrivere nuovamente la classifica, per la seconda volta, e stavolta in maniera definitiva.
Tre i possibili scenari; la conferma, la cancellazione oppure la rimodulazione, che sarebbe – poi – una diminuzione della pena e quindi dei punti di penalizzazione. Si deciderà a Sezioni Unite ed il responso dovrebbe arrivare in giornata. Grande attesa, quindi, con i bianconeri che hanno articolato la loro difesa in nove punti, decisivi secondo il club per la cancellazione della penalizzazione.
In primis, secondo il club, non poteva essere riaperto un processo considerato come l’anno scorso vi sia stata una doppia archiviazione; un punto su cui fa forza il club, così come quello che evidenza come siano differenti le contestazioni della condanna avvenuta rispetto a quelle del deferimento, non permettendo quindi ai deferiti nessun tipo di contraddittorio della difesa.
Dagli avvocati della Juve è poi considerata violazione del diritto di difesa ma mancata acquisizione delle lettere Covisoc, fino allo sproporzionato -15 imposto al club senza motivazioni di come sia scaturito da parte dei giudici di appello federali. Una situazione, questa, che potrebbe dare il via ad una sorta di soluzione media, peraltro anche abbastanza quotata.
Processo Juve, la sentenza di domani può determinare anche la manovra stipendi
Molto, però, ruota anche sulla riapertura del processo e sui confini dati dall’ordinamento sportivo. E qui le cose si complcano, e non poco, perché Coni e Federcalcio non sono proprio allineate su questo punto. La richiesta di revocazione, per il massimo organismo dello sport italiano è dettata solo da “errore di fatto”, mentre per la Figc in questo ambito rientra anche la presenza di nuovi fatti che avrebbero suggerito una pronuncia diversa dopo che questa sia diventata inappellabile.
E questa divisione è anche motivo di scontro tra accusa e difesa; per i giudici di appello, infatti, quando descritto dalla Federcalcio ha valore integrativo e non alternativo, rientrando nel campo di autonomia della stessa Figc, mentre la Juve fa leva sul fatto che sia superiore la fonte Coni dal punto di vista gerarchico.
Una situazione, come detto, molto complessa e con mille variabili che inciderà anche sul secondo processo che probabilmente dovrà affrontare la Juve, quello sulla manovra stipendi, con il rischio altissimo di deferimenti dopo la chiusura delle indagini. Si prospetta, quindi, un maggio da vivere nelle aule di tribunale più che in campo, con il campionato che possa essere deciso lì, anche se una riduzione dell’attuale penalizzazione ed il patteggiamento sulla questione stipendi potrebbe mettere tutti d’accordo. In attesa che anche la Uefa si esprima sulla vicenda.