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Karamoh come Lukaku: la pesante denuncia contro il razzismo

Karamoh

Karamoh come Lukaku ha deciso di denunciare quanto è accaduto nell’ultima gara dove si è evinta una chiara forma di razzismo.

Per ritornare a splendere e a competere con gli altri campionato come negli anni ’90 e nel primi anni 2000, il calcio italiano non deve solo pensare a trovare nuovi fondi e migliorare le strutture ma cambiare proprio la mentalità di chi segue questo sport. Più passano gli anni e più si è rimasti arretrati. Che sia un derby d’Italia o un derby del sud o Juventus contro Napoli o il derby capitolino, si registrano sempre delle situazioni imbarazzanti tra gli spalti.

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Karamoh come Lukaku contro il razzismo (La Presse, TV Play)

Per non parlare poi se in campo vi è un giocatore di colore. In quel caso, si da il meglio di noi con cori di ogni genere che in Premier League e in Liga non si sentono più ormai da trenta anni, ammesso che si siano mai sentiti. Atteggiamenti indecenti, che mettono in pericolo l’ordine pubblico e soprattutto non danno una bella immagine del calcio italiano. A questo, si accompagna anche l’aspetto psicologico di come un calciatore viva la partita.

Karamoh come Lukaku

Negli ultimi anni abbiamo assistito a scene di ogni genere e ogni volta si è visto un dirigente a turno a parlare, pronto a proporre la grande soluzione che però, peccato, non ha portato a nulla. E così, Koulibaly a ‘San Siro’ contro l’Inter nel 2019, Lukaku quest’anno in casa della Juventus in Coppa Italia e questo fine settimana Singo e Karamoh in casa della Lazio nella sfida di campionato. Ululati e fischi dalla curva nord.

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Karamoh e la lotta al razzismo (La Presse, TVPlay)

A farlo notare è stato l’attaccante francese in una storia su Instagram, proprio a dimostrazione di quanto atteggiamenti del genere possano pesare dal punto di vista psicologico su un calciatore. Certo, già durante il derby del marzo scorso la curva nord intonò dei cori anti semiti ma questa volta, il rischio chiusura è alto. Tutto ovviamente dipenderà dai procuratori federali presenti all’Olimpico cosa hanno riportato al giudice sportivo.

In qualsiasi caso, una condotta del genere va punita e una soluzione va trovata perché atti di razzismo del genere sono imperdonabili e non è ammissibile continuare a rendere pubbliche delle immagini del genere nel mondo. Se a questo, ci aggiungiamo anche come dal punto di vista psicologico sia difficile giocare una gara con cori del genere, vuol dire che qualcosa a livello federale va fatto.

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