Maurizio De Giovanni, scrittore, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.
“SPALLETTI PERSONA LUCIDAMENTE FOLLE” – “Spalletti è il soggetto più lucidamente folle che io abbia mai visto in vita mia, ha un equilibrio nella sua pazzia che difficilmente si incontra altrove. È il vero leader di questa squadra, va avanti con le sue idee, ti convince che riesce a tenere sulla corda pronti all’uso 26 titolari, ma se guardiamo i minutaggi non è una cosa vera, ci sono undici titolari e i cinque cambi, forse è colui che li usa meglio. Spalletti sa cambiare volto alla squadra quando necessario, questo significa che sono tutti pronti a vincere. Se mi avessi chiesto la stessa cosa con la semifinale di Champions avrei detto che Spalletti lo avremmo perso, ora invece credo che la sfida Champions possa essere molto interessante per il futuro”.
“DIFFICILE PENSARE DI TRATTENERE OSIMHEN” – “Il Napoli come tutte le squadre italiane appartiene attualmente a un calcio di seconda fascia, se squadre di Premier, il PSG o il Bayern bussano alla porta i pezzi pregiati vanno via. Sarà molto difficile trattenere una figura come Osimhen, penso anche ad altri ma in primis a lui. Questa estate il Napoli ha ceduto tanti pezzi forti come Mertens, Koulibaly o Insigne in una sessione unica andando a prendere giocatori che non conoscevo, trattenendo ragazzi che venivano da stagioni altalenanti come Meret e Osimhen. Mi ero lamentato e non lo farò mai più, però bisognerà vedere chi si andrà a pescare per sostituire Osimhen, se arriverà un Osimhen 2 la Vendetta saremo tutti contenti, se sarà invece un giocatore che avrà bisogno di tempo per ambientarsi aspetteremo”.
“NAPOLI IERI VICINO ALLA BEFFA” – “Ho la feroce memoria di un gol all’Allianz Stadium a un minuto più o meno simile, che diede più o meno prospettive simili poi deluse. È stato un gol che ha gratificato il Napoli dopo una bella partita, per essere una gara giocata in trasferta contro una squadra forte, ricordo che la Juventus ha un monte ingaggi quasi tre volte superiore al Napoli, è stata una partita giocata bene anche a dispetto del momento di calo di forma del Napoli, senza contare gli infortunati, il Napoli era senza quattro elementi su undici. Siamo stati vicino alla beffa, senza il Var il gol di Di Maria era stato convalidato nonostante Fabbri fosse in ottima posizione per giudicare il fallo”.
“CALCIO STORIA DI SQUADRA, DI LORENZO LEADER SILENZIOSO” – “Di Lorenzo ha avuto una carriera particolarissima, è uno dei terzini più forti in circolazione, con un passato però da attaccante che si nota, e una gavetta lunghissima, con una leadership silenziosa che però è rilevante, non è uno yes man, non gli è stata data la fascia a caso, se lo è meritato ed è uno dei leader del gruppo. Noi tendiamo a fare del calcio attuale una storia dai grandi eroi singoli, ma in realtà il calcio è una storia di squadra, per questo Maradona è un caso più unico che raro, il singolo che migliora tutti. L’unicità di Di Lorenzo è che aiuta gli altri ad andare a velocità superiori”.
“SCUDETTO OCCASIONE DI ULTERIORE CRESCITA PER NAPOLI” – “Napoli negli anni Novanta era una città diversa, per il terremoto, il ruolo della criminalità organizzata che si appropriò dei fondi per la ricostruzione, etc… lo Scudetto portò alla città la convinzione di poter essere vincente in qualcosa, dando luogo alla rinascita napoletana. La città odierna è già illuminata, è già una città d’Europa, è l’unica città a tre cifre nella crescita dei turisti. Il calcio porterà un ulteriore vantaggio, importante, che però non sarà determinante, credo sarà una bella e ulteriore occasione di crescita”.
