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Agnelli contro tutti, l’ex bianconero prepara l’offensiva a TAR e FIGC: le prossime mosse

Andrea Agnelli TAR FIGC

Andrea Agnelli rifiuta il patteggiamento su stipendi e plusvalenze. L’ex Presidente bianconero è pronto a difendersi: TAR e FIGC in attesa.

Andrea Agnelli non ci sta. Andava controcorrente quando era alla Juventus, assumendosi oneri e onori di questa scelta, figuriamoci ora che è solo (privo di qualsiasi vincolo) e libero di agire senza dare conto a nessuno. Se non alla sua coscienza. A dirla tutta qualcuno a cui deve rispondere c’è ed è la Giustizia Sportiva – in attesa dell’avvio dell’iter in quella ordinaria – riguardo all’inchiesta Prisma e ai dettagli emersi nel processo plusvalenze e nella manovra stipendi che coinvolge la Juventus.

Andrea Agnelli TAR FIGC
Andrea Agnelli fino in fondo (LaPresse-TvPlay.it)

La Vecchia Signora, avendo patteggiato, può guardarsi parzialmente alle spalle. Agnelli no, deve guardare avanti e trovare uno spiraglio: strategia difensiva per non rimanere schiacciato dal peso delle dinamiche giuridiche. Le quali, nello sport, hanno sempre un peso rilevante: l’ex Presidente bianconero – qualora non riuscisse a trovare il bandolo della matassa – rischia la squalifica di due anni e l’impossibilità di operare in ambito sportivo. Senza contare quelle che potrebbero essere le ripercussioni in ambito finanziario.

Andrea Agnelli a gamba tesa con TAR e FIGC: niente patteggiamento

Restando in tema, la prima battaglia che l’ex Patron deve fronteggiare è quella con il calendario: due appuntamenti sono imprescindibili. Il primo è quello che porta al Tribunale Federale Nazionale il prossimo 27 giugno. Mentre il secondo arriva l’11 luglio. La sede è quella del TAR. Due occasioni per affrontare prima la manovra stipendi e poi quella plusvalenze. Due facce della stessa medaglia che potrebbero avere ripercussioni molto diverse fra loro, ma non per questo meno gravi. Il patteggiamento di un filone potrebbe portare all’impossibilità di ricorrere in giudizio per l’altro.

TAR FIGC Andrea Agnelli
L’ex Presidente bianconero rifiuta di patteggiare (LaPresse-TvPlay.it)

Questo si è già verificato con la Juventus: la Vecchia Signora ha patteggiato e ogni iter legato a stipendi è rimasto congelato a fronte di un accordo che non sospende la pena, ma regola una prospettiva condivisa tra le parti in causa. Un vero e proprio accordo per evitare il peggio. Nel caso specifico – quello di Agnelli – l’11 luglio il TAR del Lazio sarà chiamato a esprimersi sulla richiesta di sospensiva della pena, ma la Giustizia Sportiva eventualmente potrà intervenire non soltanto a titolo risarcitorio, ma anche nella sostanza dell’inibizione stabilita a gennaio scorso dalla Corte Federale.

Non tutto è perduto, ma resta una strada in salita: Agnelli non ha paura, almeno è quello che dà a vedere. I conti effettivi – senza troppi calcoli e discorsi interlocutori – si faranno dopo fine giugno. Altro spartiacque importante in quella che sta diventando una vera e propria Odissea sportiva.

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