Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

BARILLÀ (LA STAMPA): “RABIOT RINNOVA E PRECLUDE MILINKOVIC-SAVIC, ALLEGRI CONFERMATO ANCHE CON GIUNTOLI”

Barillà sul rinnovo di Rabiot

Antonio Barillà, giornalista de “La Stampa”, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Barillà sul rinnovo di Rabiot
Adrien Rabiot può rinnovare con la Juventus (Ansa Foto) – tvplay.it

“RABIOT PRECLUDE MILINKOVIC-SAVIC” – “Sì Rabiot preclude Milinkovic-Savic, la Juventus che è costretta a guardare il bilancio non può scialare. Rabiot ti costa 7 milioni e ti dà la possibilità di far crescere i giovani e guardarti in giro con calma, ad oggi Milinkovic ti costerebbe circa 35 milioni più contropartite di giovani che non si vogliono dare via. L’idea è un centrocampo basato su Locatelli, Rabiot, Pogba e Fagioli. Non dimentichiamoci che non ci saranno i soldi della Champions, chi immagina una Juventus che spende e spande sbaglia scenario. Chiaro che se va via Rabiot e vuoi essere competitivo devi fare un sacrificio, che sarebbe andato su una figura che sarebbe comunque un affare visto che Milinkovic viaggia verso la scadenza. La precedente gestione ha fatto cose straordinarie che resteranno scolpite e la Next Gen è una di queste, ma l’ultimo periodo economicamente è stato difficile. Non mi aspetto cessioni pesanti, ci sono due gioielli ambiti ed è chiaro che se dall’estero dovessero arrivare certe offerte sarebbe difficile resistere, ma fare economia non significa non fare una grande squadra, ci sarebbero incassi tali da poter reinvestire qualcosa. La Juventus dove può risparmia, dove dovrà reinvestire lo farà senza lasciare vuoti”.

“A RABIOT PROPOSTO UN CONTRATTO ANNUALE, ORA C’È OTTIMISMO” – “Era tutto perso, perché un calciatore a parametro zero con offerte dalla Premier League impareggiabili per qualunque società italiana. La chiave è stata proporre a Rabiot un contratto annuale, mantenendo grazie al decreto crescita le cifre dell’anno scorso. Questo ha permesso, facendo leva anche sui buoni rapporti tra il ragazzo, l’allenatore e la piazza, di rinviare di un anno il problema, facendo così crescere i giovani come Rovella e facendo un’eccezione senza troppi traumi al monte ingaggi. Anche perché ci sono giocatori come Di Maria e Cuadrado con ingaggi importanti che andranno via e permetteranno già un risparmio di circa 30 milioni di euro annui. Non è ancora tutto definito ma ora c’è ottimismo e credo sia stata una mossa intelligente e la Juventus è riuscita a convincere la mamma agente”.

“PROPOSTA ARABA PER ALLEGRI CASO MEDIATICO PER NULLA” –  “Non credo ci sia un nesso tra Rabiot e Allegri e tra il rinnovo e l’offerta dell’Arabia. È la stessa situazione di quando Sarri aveva firmato e tutti parlavano di Guardiola. Oggi Allegri è l’allenatore della Juventus e si continua a parlare d’altro. Vedremo il 10 luglio chi avrà ragione. Allegri quando è arrivata la prima proposta dall’Arabia ha declinato immediatamente, bisogna poi dire per correttezza che non è arrivata un’offerta articolata, ma semplicemente una richiesta di disponibilità accompagnata da un’iniziale proposta economica. È perfettamente nel giusto chi ha parlato di una proposta dall’Arabia per Allegri, ma è incomprensibile come si risollevi, la settimana scorsa se è risollevato un subbuglio per non ben specificate fonti arabe che lo davano come cosa fatta”.

“MOMENTI DI TENSIONE NORMALI NELLA SCELTA DEL DS” – “O si fanno nomi e cognomi o è inutile parlare di presunti dirigenti insoddisfatti da Allegri. O mi si dice che il signor Tizio non vuole il signor Caio o siamo di fronte alle solite voci. Credo che nel percorso di valutazione se andare avanti o meno con Allegri ci siano stati momenti di tensione anche figli di una stagione particolare e di comportamenti che hanno creato qualche rumors, è naturale ci sia tensione se un proprietario dice che l’allenatore è il riferimento sportivo e il tecnico viene poi a sapere che l’accelerazione per il ds è stata fatta a sua insaputa. Questo però credo sia dovuto al fatto che la Juventus ad oggi non è strutturata sul piano sportivo, l’arrivo di Giuntoli e la promozione di Manna serviranno a costruire un organigramma che tenga conto delle necessità sportive. Non credo ci sia nessun disegno, forse è stata una questione di inesperienza, è anche diritto di un dirigente scegliere il ds senza consultare il tecnico, ma se il tecnico è il custode di tante verità sportive allora non puoi farne a meno. Uno dei motivi per cui non ci si è compresi è perché Allegri vuole mantenere il controllo su certe strutture come la Juventus Next Gen dalla quale ha tirato fuori diversi talenti”.

“ALLEGRI STA AGENDO DA AZIENDALISTA, PERCORSO CONDIVISO” – “Secondo me ci sono delle cose che vanno messe a fuoco, non credo Allegri voglia il ruolo di manager, anzi credo sia sollevato dall’avere dei dirigenti sportivi che possano aiutarlo in certe cose. Però è un allenatore che in questi anni ha agito da aziendalista, quando accetti che Cristiano Ronaldo vada via è vero che la Juventus risparmia 30 milioni, ma il tecnico perde un fuoriclasse, così come se è vero che lanciare 5 giovani aumenta il patrimonio della società è anche vero che evidentemente al tecnico manca qualche tassello. Con questo non è che la Juventus o Allegri siano degli eroi, semplicemente c’è un percorso condiviso che riguarda anche il risanamento di un rosso importante e ora c’è una stagione che vedrà anche l’assenza degli introiti Champions. In questo momento nella Juventus chi ha contezza del direttore giovanile e dello scouting? Chiaro che se dovesse arrivare un direttore dell’esperienza di Giuntoli è importante che ci si sieda a un tavolo per uno scambio di opinioni”.

“LA JUVENTUS SAREBBE SOLO CONTENTA ARRIVASSE POMPILIO” – “Non credo che l’arrivo degli uomini di fiducia di Giuntoli sia un problema. Pompilio è un ricercatore di talenti straordinario, credo che, se arrivasse, la Juventus sarebbe solo contenta e non ci sarebbero comunque ostacoli al ruolo di Manna. Secondo me Giuntoli occuperebbe un ruolo vacante in questo momento e tutti sarebbero contenti del suo arrivo, tant’è che anche Allegri ha detto che si parlerà di mercato solo con l’arrivo del ds”.

“ALLEGRI È DIVISIVO” – “Allegri è molto divisivo, in questo momento sono di più quelli che gli danno contro, si è sempre dichiarato risultatista e vedere i risultati che non arrivano e con un gioco non brillante credo sia normale porti a malumori. Però ha accettato una situazione particolari e diversi sacrifici, dove in diversi spendono e spandono mentre lui ha accettato questa situazione. Credo però serva onestà intellettuale, un conto è dire che il suo lavoro non soddisfa, un altro è dire che non è da Juventus, ma credo faccia parte del mestiere dell’allenatore, quando le cose non vanno è giusto prendersi responsabilità”.

 

dirette costanti ogni giorno da tutto il mondo

TvPlay.it proprietà di WEB 365 Srl – Piazza Tarquinia 5 – 00183 Roma RM – P.Iva IT12279101005 – redazione@tvplay.it
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma con numero 62/2023 del 17/04/2023

Impostazioni privacy