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Bayern Monaco, l’annuncio spiazza i tifosi: “Via perché non voleva lavorare”

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Il presidente del Bayern Monaco torna a parlare di Oliver Khan dopo il licenziamento avvenuto al termine della scorsa stagione: ecco l’accusa.

Non è assolutamente roseo il momento che sta vivendo il Bayern Monaco in Bundesliga. I tedeschi, infatti, dopo sette giornate si trovano al terzo posto, pari merito con il Borussia Dortmund quarto.

Sopra la coppia di colossi, lo Stoccarda con 18 punti e il Bayer Leverkusen a quota 19.

La stagione dei ragazzi di Tuchel, quindi, non procede esattamente come ci si poteva aspettare, specie dopo che i bavaresi nel calciomercato estivo hanno acquistato per 150 milioni di euro totali Harry Kane e Kim Min Jae.

Non bene il Bayern, Hoeness torna a parlare di Khan: l’accusa.

Lo scorso anno, però, il Bayern Monaco ha vinto la Bundesliga solamente all’ultima giornata fra il caos generale e grazie al suicidio sportivo del Borussia che non è riuscito a vincere il suo incontro.

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Bayern Monaco, l’annuncio spiazza i tifosi: “Via perché non voleva lavorare”- (LaPresse, TvPlay)

Un’ora circa dopo l’ufficialità matematica della vittoria, infatti, mentre i calciatori ancora festeggiavano il trionfo nello spogliatoio, il club bavarese ha licenziato sia Oliver Khan che Salihamidzic, annunciando il cambiamento direttamente sui social della compagine.

I due dirigenti sono stati allontanati con l’accusa di aver gestito male la situazione relativa all’esonero di Nagelsmann a stagione in corso, sollevato dall’incarico in modo quasi inspiegabile nonostante i biancorossi si fossero dimostrati esageratamente distruttivi in Champions League e comunque sul pezzo anche in campionato.

In relazione a ciò si espresso il presidente del Bayern Monaco Uli Hoeness, che è tornato a parlare a BR Sonntags Stammtisch del rapporto con l’ex portiere tedesco.

Su quest’ultimo, infatti, ha detto: “La nomina di Kahn come amministratore delegato del club è stata un grosso errore. Appena mi sono reso conto che non poteva ricoprire quel ruolo ho cambiato la situazione assieme a Rummenigge”.

Il numero uno del Bayern ha spiegato: “La grande domanda è se qualcuno sia disposto a lavorare 12 ore al giorno, sei giorni la settimana, pur non avendone bisogno. Kahn aveva detto di recente che un amministratore non deve lavorare ventiquattr’ore al giorno, al che però ho risposto che dovrebbero essere almeno dodici”

Un’osservazione che farà discutere, anche per la mole di lavoro al quale fa riferimento Hoeness, che in realtà va contro quanto dovrebbe essere richiesto ad un lavoratore regolarmente.

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