Bonaventura torna in Nazionale: il commento dopo la chiamata di Spalletti. Il centrocampista della Fiorentina sta trascinando i viola a suon di gol
È la seconda giovinezza di Giacomo Bonaventura, per tutti Jack. Il trentaquattrenne centrocampista della Fiorentina, al quarto anno in maglia viola, sembra aver ritrovato lo sprint e gli spunti irresistibili di qualche tempo fa. In molti avevano dato per finito o quasi il giocatore originario di San Severino Marche, ma nessuno aveva fatto i conti con la feroce determinazione dell’ex stella di Atalanta e Milan che con il lavoro quotidiano e la voglia smisurata di sentirsi ancora protagonista è tornato ad esprimersi ad altissimo livello. Bonaventura in questo avvio di stagione ha stupito tutti, trascinando i viola di Italiano in zona Champions a suon di gol e assist.
E le sue prestazioni non hanno lasciato indifferente il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, che lo ha inserito nell’elenco dei convocati per le prossime sfide di qualificazione ad Euro 2024 contro Malta e Inghilterra. Lo stesso tecnico di Certaldo ha esaltato le qualità del centrocampista della Fiorentina: “Bonaventura è il nostro Bellingham“, una frase eloquente che sa di vera e propria investitura. Il diretto interessato, presentatosi in conferenza stampa a Coverciano, ha ringraziato il ct: “Spalletti lavora benissimo, sotto molti aspetti mi ricorda Italiano. Comunque sono due grandi allenatori”.
Bonaventura di nuovo in azzurro, tra commozione ed entusiasmo: le sue parole spiazzano i tifosi
Il ritorno in Nazionale dopo oltre tre anni vale una dedica commovente a una persona cara che non c’è più: “Vorrei dedicare questa convocazione in azzurro dopo tanto tempo a mio padre che un anno fa ci ha lasciato, era molto orgoglioso quando mi vedeva giocare con la Nazionale“. Un motivo in più per far bene e ritagliarsi un ruolo da protagonista anche in azzurro. Intanto Bonaventura sembra aver scalato le gerarchie nella testa di Spalletti che potrebbe schierarlo da titolare contro i maltesi.
Parlando del passato, l’ex Milan ha infine ammesso di aver perso le speranze qualche tempo in merito a una possibile nuova convocazione in azzurro: “Ho temuto che non accadesse più, ho visto che negli ultimi anni sono stati chiamati tanti ragazzi molto giovani e credevo per me non ci fosse più posto. Ma se uno ha un rendimento alto e gioca bene deve stare in Nazionale, qui devono giocare i migliori e quindi spero di continuare così e di restare in azzurro”.
