Il difensore della Juventus è stato troppo spesso sottovalutato ma le sue prestazioni non hanno mai deluso: l’analisi.
Troppo spesso bistrattato, Daniele Rugani si sta confermando come assoluto leader della retroguardia della Juventus. Pur non essendo mai stato un titolare fisso, tanto meno nell’epoca d’oro dell’inamovibile ‘BBC’, Massimiliano Allegri crede tantissimo nelle qualità del classe ’94, ritenendolo un elemento di assoluto valore. Anche nella serata di ieri a San Siro, infatti, il difensore bianconero ha portato tutta la sua esperienza all’interno di una partita molto complicata, che si è poi messa sui giusti binari in seguito all’espulsione di Thiaw nel finale di primo tempo.
Schierato da centro-sinistra nella difesa a tre, Rugani ieri sera non ha spiccato per chissà quali giocate difensive, ma la sua presenza, le sue letture e il suo posizionamento sempre puntuale e ordinato hanno fatto la differenza. Anche contro il Lecce, lo scorso 26 settembre, in seguito alla batosta subita contro il Sassuolo, Rugani è stato schierato da titolare in un momento in cui serviva esperienza e solidità, tanto che il suo apporto era stato fondamentale per strappare tre punti importantissimi. Insomma, il 29enne scuola Empoli non sarà il fuoriclasse assoluto, ma la sua maturità al centro della difesa si sta rivelando un elemento prezioso per questa Juventus.
Muro Rugani, il dato è clamoroso
Lavoro quotidiano in allenamento, mai una parola fuori posto e la volontà di incidere quando chiamato in causa. L’atteggiamento di Daniele Rugani è apprezzatissimo dalle parti della Continassa. Lui che è sempre stato l’ombra di grandi difensori; lui che è cresciuto alle spalle di Barzagli, Bonucci e Chiellini, un trio che ha fatto la storia del calcio recente. Segreti e atteggiamento da emulare, ma anche esperienza da mettere in cascina nei momenti difficili. A 29 anni Rugani si sta prendendo la sua rivincita, all’interno di una Juventus che ha bisogno di punti fermi per programmare e costruire un nuovo futuro.
C’è un dato in particolare che denota l’importanza di questo difensore nei meccanismi bianconeri. Basti pensare che negli ultimi due campionati in cui la Juventus ha giocato con Rugani titolare, la formazione di Massimiliano Allegri ha subito soltanto un gol contro il Napoli. Numeri incredibili che mettono in luce la maturità raggiunta da questo ragazzo e che non possono essere un semplice caso. Ma non solo. In tutte le restanti partite la Juventus ha sempre vinto. Insomma, il centrale della Vecchia Signora dimostra di essere più di un semplice comprimario ed è probabile che Max possa concedergli sempre più spazio in modo da garantire alla squadra quella solidità e quella fisionomia difensiva che tanto piacciono al tecnico toscano.
