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Uefa, Boban si dimette e attacca Ceferin: il motivo della decisione

Zvonimir Boban. (ansa-tvplay) 20230125

Terremoto alla vigilia del congresso Uefa, l’ormai ex “Head of football” se ne va in piena polemica con Ceferin e potrebbe non essere l’unico.

Non è certamente un periodo sereno per la Uefa e da oggi lo sarà ancora meno. Zvonimir Boban ha lasciato il suo ruolo a causa di una forte differenza di vedute con il presidente Ceferin, che ora si trova ancora più solo al timone del governo calcistico del veccho continente.

Una perdita piuttosto grave per Nyon all’indomani della sentenza della Corte UE, che ha di fatto reso possibile anche ai privati l’organizzazione di un torneo, rendendo quindi ammissibile la Superlega, ma non solo. A breve come ogni anno si terrà anche il nuovo congresso Uefa, che tra le questioni in ballo ha anche le nuove elezioni presidenziali. Una questione che a quanto pare è diventata piuttosto spinosa.

Dopo l’esperienza al Milan Zvonimir Boban era stato scelto dall’attuale presidente Uefa Aleksander Ceferin per il ruolo di “Head of football”, letteralmente “capo del calcio”, ma per Zorro l’esperienza nella più importante istituzione calcistica europea finisce qui. “Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio la Uefa”: recita la conclusione della lettera aperta scritta Zorro e indirizzata principalmente allo stesso presidente Ceferin, che nell’aprile 2021 lo aveva voluto come suo consigliere personale.

Boban: “Ceferin contro i miei valori e principi”

Il motivo delle dimissioni però è stato proprio una forte contrapposizione con i nuovi piani dello stesso Ceferin. C’è un tema cruciale in particolare che ha portato il croato alla decisione di rassegnare, nella giornata di ieri, le sue dimissioni irrevocabili, per cui ha addirittura sottolineato di non avere intenzione di richiedere né di voler ricevere alcuna buonuscita.

Ceferin ferma la Roma
Il presidente dell’UEFA Alexander Ceferin – TvPlay.it

Questa la lettera completa di Boban: “Ho parlato e discusso con il presidente dell’Uefa riguardo a un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo. Si tratta di una proposta al Congresso di febbraio prossimo, per modificare lo statuto dell’Uefa e consentire allo stesso presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale – e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione. Paradossalmente nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla “bad governance” che è stata per anni il “modus operandi “di tutto il vecchio sistema. È stata una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso”. Da notare che il Ceferin era già stato nominato presidente Uefa per la terza volta nel 2023, con scadenza del suo mandato mandato nel 2027

Quindi il motivo della decisione: “Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti e sorprendente ed è incomprensibile, soprattutto in questo momento. Capisco bene che nulla è ideale, tantomeno io, e so bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente. E non faccio il fenomeno, perché di certo non sono l’unico a pensarla così. In questi tre anni il rapporto e la collaborazione con Aleksander e con tutti i colleghi in Uefa è stata ottima. Li ringrazio per questo augurando loro tutto il bene possibile. Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio la Uefa”.

Un’incongruenza ed un’incoerenza troppo ingombrante per non dire insormontabile per l’ex centrocampista che se ne va sbattendo la porta, sebbene la Uefa provi a minimizzare parlando di: “Uscita di comune accordo“.

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