Sarri lascia la Lazio? Annuncio a sorpresa in diretta. Dichiarazioni clamorose del tecnico biancoceleste dopo lo 0-0 contro l’Udinese
La sfida tra Lazio e Udinese non ha tradito le attese e le promesse della vigilia. Le due squadre, tra le protagoniste di questo avvio di stagione, hanno creato gioco e costruito occasioni da gol. Il risultato però non è cambiato e lo 0-0 finale può considerarsi giusto.
La cattiva notizia che ha inciso parecchio sul morale dell’intero ambiente biancoceleste è l’infortunio muscolare che ha costretto Ciro Immobile ad abbandonare il campo intorno alla mezz’ora del primi tempo.
Secondo le prime sommarie informazioni giunte dagli spogliatoi dell’Olimpico, potrebbe trattarsi di una lesione. A fare parzialmente chiarezza sull’entità del ko del centravanti campano è il medico sociale della Lazio, il dottor Rodia.
“Immobile ha un risentimento al flessore della coscia sinistra. Saranno necessarie 48/72 ore per capire bene le sue condizioni. È accaduto sui flessori sinistri dove non aveva mai avuto sofferenza o lesioni. Questo è un dato che dobbiamo considerare”.
Il dottor Rodia poi puntualizza: “I giocatori sono chiaramente stanchi, da lunedì a oggi abbiamo giocato tre gare. Ora attueremo un doveroso recupero in vista della prossima partita che giocheremo tra una settimana”.
Sarri, la dichiarazione shock gela la Lazio
Ed è forse la rabbia per l’infortunio del suo bomber principe ad aver scatenato la rabbia di Maurizio Sarri. Il tecnico di Figline Valdarno, presentatosi ai microfoni di DAZN nel dopo partita contro i friulani, si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni clamorose che hanno lasciato di stucco tifosi e dirigenti laziali.
“Non so cosa vuole fare il nostro presidente, ma se il terreno di gioco rimane questo lo invito a cercarsi un altro allenatore, io non ci sto a giocare su questi terreni qui. Altimenti andremo noi a giocare da un’altra parte“.
I cronisti della piattaforma streaming, rimasti a loro volta sorpresi, hanno chiesto a Sarri se dietro un’uscita del genere non ci fosse un po’ di nervosismo: “Non sono nervoso – ha replicato subito l’ex allenatore di Napoli e Juventus -. E’ una constatazione. Io faccio giocare le squadre con 700 passaggi a partita, se il terreno è questo devono pensare ad altri”.
