Roma-Napoli è anche il confronto tra due ottimi attaccanti che finora hanno inciso solo in parte sulle sorti delle rispettive squadre. A fare la differenza, sono i due stili di gioco differenti.
Roma contro Napoli, una sfida eccezionale, tra due squadre che hanno tutto per competere fino alla fine per lo scudetto. Siamo solo all’undicesima giornata di Serie A eppure, entrambe hanno voglia di conquistare l’intera posta in palio per continuare a stare nei primi posti della classifica. Una sfida d’altri tempi, con due allenatori vincenti e capaci di plasmare a loro piacimento le rispettive squadre. Un modo tutto loro di rendere le proprie squadre coriacee e pronte a tutto.
La sfida tra giallorossi e partenopei è anche quella tra due grandi attaccanti: Tammy Abraham e Victor Osimhen. Una sfida nella sfida, tra due calciatori che hanno un ottimo senso del gol e che, quando sono in forma, riescono a condizionare positivamente l’andamento delle rispettive squadre. Questa sera, chi si dimostrerà più cinico sotto porta, consentirà alla propria squadra di portare a casa l’intera posta in palio.
Roma-Napoli, scontro tra bomber
Ma chi realmente tra i due può rendersi più pericoloso? Con l’inglese in campo, la squadra di Mourinho riesce a guadagnare maggiore imprevedibilità nel suo gioco. Il suo continuo movimento senza palla, consente ai trequartisti giallorossi di attaccare meglio la profondità, sfruttando a dovere gli spazi lasciati liberi dal compagno di squadra. Una soluzione che consente anche agli stessi centrocampisti ad andare al tiro.
Discorso diverso invece per il nigeriano. Con la sua velocità, è possibile ripartire meglio in contropiede, sfruttando a dovere le disattenzioni e gli spazi lasciati liberi dagli avversari. Rispetto ad Abraham, Osimhen è maggiormente presente in area di rigore, cercando di sfruttare a dovere i cross degli esterni d’attacco o dei terzini che si sovrappongono a questi ultimi. Sebbene l’inglese abbia fatto solo 2 gol in 10 partite e il nigeriano 3 in 6, la gara di stasera potrebbe dipendere soprattutto da una loro giocata.
