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Salisburgo, non solo Haaland: le cessioni record della fabbrica di talenti

Salisburgo Haaland

Negli ultimi anni il Salisburgo ha coltivato e fatto esplodere una serie di talenti come Haaland: le cessioni record della squadra austriaca.

Il Milan si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Salisburgo, la squadra con l’età media più bassa della competizione. Negli ultimi anni sono passati diversi talenti dalla società austriaca, diventata un trampolino di lancio per alcune attuali stelle del calcio europeo. Una fabbrica di baby fenomeni che ha contribuito all’esplosione tra gli altri anche di Erling Haaland che però non è la cessione più importante del club gestito dalla Red Bull.

Salisburgo Haaland
Erling Haaland, attaccante del Salisburgo (ANSA)

Ai primi posti delle realtà calcistiche più virtuose d’Europa c’è sicuramente il Salisburgo che ogni anno sforna una serie di giocatori dall’altissimo potenziale rivenduti a caro prezzo a club più ricchi. Nelle recenti sessioni di mercato gli esempi sono innumerevoli e, nonostante la squadra perdi costantemente i suoi pezzi più pregiati, rimane sempre competitiva perché ha già in casa i successori.

Uno straordinario lavoro di scouting che riesce a scovare e assicurarsi ragazzi molto promettenti in giro per il mondo, per poi lanciarli verso il grande calcio. Il caso più famoso è quello di Erling Haaland, acquistato dal Molde per 8 milioni di euro e rivenduto un anno dopo al Borussia Dortmund per 20 milioni prima del suo passaggio al Manchester City per il triplo del prezzo.

Salisburgo, scoperto anche Mané: la classifica dei gioielli più pregiati

Mané Salisburgo
Sadio Mané, attaccante del Bayern Monaco (ANSA)

Il Milan non deve fare l’errore di sottovalutare il match col Salisburgo che nasconde molte più trappole di quanto si possa pensare. E’ vero che i campioni d’Austria ogni stagione si vedono strappare i migliori giocatori ma la filosofia rimane sempre quella e continua a risultare vincente. Di sicuro in patria, dove ormai il titolo è diventato quasi una formalità, e anche in Europa ci sono stati significativi passi avanti.

Tra le minacce principali per i rossoneri ci sono gli attaccanti Noah Okafor e il 19enne Benjamin Sesko, già venduto pochi mesi fa al Lipsia per la bellezza di 24 milioni di euro. Un passaggio molto comune tra due società sotto la stessa proprietà (Red Bull) che ha visto protagonisti anche gente come Keita (ora al Liverpool), Upamecano (ora al Bayern Monaco), Szoboszlai e Haidara tutt’ora in Germania.

Questi sono soltanto alcuni dei tanti gioielli di questa miniera d’oro che può vantare di aver scoperto un certo Sadio Mané, preso nel 2012 dal Metz per 4 milioni di euro e oggi secondo classificato all’ultimo Pallone d’Oro. Tutti questi giocatori citati però non fanno parte del podio delle cessioni record di questo club che vede nomi un po’ a sorpresa.

Al secondo posto a pari merito c’è il centravanti Patson Daka, ceduto per 30 milioni di euro al Leicester dopo esserselo assicurato per soli 250mila euro dallo Zambia (suo paese d’origine). Questa è anche la plusvalenza maggiore mai fatta registrare dal Salisburgo che la scorsa estate ha chiuso un doppio colpo in uscita senza precedenti vendendo Karim Adeyemi al Borussia Dortmund per 30 milioni e Brenden Aaronson al Leeds per quasi 33 milioni. E’ il classe 2000 americano, prelevato dalla MLS, l’affare più redditizio in attesa di aggiungere altri futuri campioni alla lista.

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