Dopo Zaniolo e Gnonto ora Mancini ci riprova: chi è il nuovo baby talento in Nazionale. Convocazioni a sorpresa del commissario tecnico azzurro
Non sarà facile da gestire questa lunga pausa dedicata ai mondiali per chi questa edizione della Coppa del Mondo di calcio sarà costretto a guardarla in televisione. E’ il caso, purtroppo, della nazionale italiana che ha fallito clamorosamente l’appuntamento con la fase finale di Qatar 2022.
Il commissario tecnico Roberto Mancini ha chiesto e ottenuto dalla Federazione italiana di poter disputare due amichevoli. La FIGC ha ovviamente accolto i desiderata dell’allenatore marchigiano programmando due gare, contro Albania e Austria che si giocheranno al termine del primo segmento di campionato.
Mancini ha voluto queste due gare per testare soprattutto alcuni dei giovani più interessanti che si sono messi in luce nelle prime quindici giornate di questo campionato. Mercoledì 16 il primo test contro gli albanesi, domenica 20 novembre la sfida contro gli austriaci, due gare in cui Mancini lancerà in azzurro tanti volti nuovi.
Oltre al ritorno di Nicolò Zaniolo, il ct azzurro ha chiamato i due talenti di centrocampo della Juventus lanciati da Allegri in questa stagione, Miretti e Fagioli. Ma la vera sorpresa è un’altra, un giovanissimo attaccante di cui si dicono mirabilie.
Dopo Zaniolo e Gnonto, Mancini ci riprova con un altro baby talento
Si tratta di Simone Pafundi, sedici anni compiuti da qualche mese, talento cristallino in forza al settore giovanile dell’Udinese. Trequartista, attaccante, è stato scoperto dagli scout del club friulano quando aveva solo otto anni. Il capo degli osservatori dell’Udinese, l’ex attaccante Andrea Carnevale, punta su di lui ad occhi chiusi.
“In alcune movenze somiglia parecchio a Maradona“, ha azzardato Carnevale che con Dieguito ha giocato e vinto negli anni d’oro del Napoli di Ferlaino. All’età di 16 anni e 8 mesi, Pafundi potrebbe diventare uno dei più giovani calciatori nella storia italiana ad esordire con la nazionale maggiore.
Il record appartiene ancora al famigerato Rodolfo Gavinelli (16 anni e 3 mesi), sulla cui vera identità però resta un fitto mistero. Qualora dovesse anche segnare, Pafundi si prenderebbe il record di marcatore più giovane della lunga storia della nazionale italiana attualmente detenuto da Wilfried Gnonto (18 anni e 7 mesi).
Mancini, che sul giovanissimo attaccante bianconero nato a Monfalcone nel 2006 ha avuto relazioni entusiastiche, ha deciso di testare dal vivo le qualità di Pafundi.
