Mondiali in Qatar, ossigeno per i club: se c’è chi guarda al Mondiale con scetticismo, altri sono pronti a far respirare le casse.
Il conto alla rovescia per l’inizio delle danze in Qatar è cominciato. A partire dal 20 novembre non si scherza più, ammesso che qualcuno abbia mai davvero avuto voglia di farlo con le polemiche emerse sulla sostenibilità e i diritti umani violati per allestire la manifestazione. Le polemiche dovrebbero passare in secondo piano, se lo augura Blatter. Nel frattempo i club organizzano il lavoro durante questi due mesi di stop: in primis non tutti i giocatori vanno in Nazionale.
Quelli che restano nei club d’appartenenza sono chiamati a una dimostrazione di abnegazione non da poco: la matassa da sbrogliare è una e riguarda la tenuta atletica. Impossibile pensare di abbassare il ritmo. Si dovrà cercare di tenere la barra dritta per non arrivare alla ripresa eccessivamente trafelati, quindi l’unica soluzione sono mini-tournée in giro per l’Europa o anche oltre.
Mondiali in Qatar: sollievo per i club, respirano le casse
Tutto da decidere: i top club hanno già scelto qualche località, per le spese non è un problema. Tanto paga il Qatar. La UEFA e FIFA, infatti, hanno stanziato una cifra da destinare a tutti i club con giocatori in Nazionale. Una sorta di incentivo, ingeneroso chiamarlo risarcimento, per la bagarre di questi mesi. Stravolgere il calendario di ciascuna Lega non è cosa da poco, motivo per cui si strizza l’occhio alle federazioni.
Nello specifico: sono pronti 200 milioni di euro che la FIFA ha stanziato, in accordo con la UEFA, per ripagare – in qualche maniera – i club dell’assenza dei propri calciatori più rappresentativi. L’iniziativa, nel dettaglio, prende il nome di FIFA Club Benefits Programme. Ogni club riceverà circa 10mila euro per ogni giorno in cui un proprio tesserato è impiegato al Mondiale. Una sorta di stimolo anche per i singoli a spingersi il più possibile in questa competizione: chi arriva in fondo vince, ma trionfa anche il club. Qualche numero per chiarire: ciascun assistito porterà nelle casse del proprio club circa 173mila euro. Più di qualcuno in Serie A, e non solo, già gongola.
