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Viviano a TVPLAY: “Un errore andar via dall’Inter, ma non ho rimpianti. Vi dico il nuovo crack tra i portieri”

Emiliano Viviano

Il portiere del Karagumruk Emiliano Viviano ha parlato di Mondiali e del suo passato in Italia ai microfoni di calciomercato.it in onda su Twitch TvPlay. 

Durante la diretta Twitch di Calciomercato.it su TvPlay Emiliano Viviano ha parlato del Mondiale e del suo passato. Queste le sue parole.

Emiliano Viviano
Emiliano Viviano a TvPlay

OLANDA – “Una squadra un po’ lenta, ci si può aspettare qualcosa in più dall’Olanda di Van Gaal. Non sono un grande estimatore del calcio olandese, per quanto produca grandi calciatori, in tutta la loro storia, non è bello da dire, però sia a livello di nazionale che di club è stato perdente. In Olanda si è un po’ capovolto il mondo, sono sempre stati molto forti davanti e deboli dietro, ora tutti i giocatori più forti sono dietro. L’Olanda ora ha giocatori molto forti dietro e pensavo che questo gli avrebbe dato lo slancio per permettergli di fare qualcosa in più”.

LA GARA CON L’ECUADOR – “Hanno ragazzi come Van Dijk, de Vrij, de Ligt, Akè… ora quel livello di talento che prima era in attacco ce l’hanno dietro, però loro si sono sempre vantati del loro calcio olandese ma stringi stringi non vincevano mai, quindi questo ribaltamento è un qualcosa di paradossale. L’Ecuador è una squadra comunque fastidiosa, ho visto la gara con il Qatar e sanno come dare fastidio”.

IL BRASILE PUO’ FARE A MENO DI NEYMAR? – “Il Brasile è una squadra con un talento incredibile, è uscito Neymar ed è entrato Antony. Però a me come giocano non piace tantissimo, non sono il più grande tifoso di Neymar, ma penso sia un giocatore fondamentale per loro, penso sia il giocatore più forte del Brasile. Nazionali che giocano bene a calcio ce ne sono poche. Una squadra che gioca bene come la Spagna l’ho vista di rado, poi per vincere il Mondiale non è detto basti solo quello e il Brasile sicuramente è squadra di grande talento”.

CHI HA IMPRESSIONATO AI MONDIALI – “La Spagna è la nazionale che mi ha impressionato. Inghilterra? Non l’ho vista e la mia opinione non la cambio, parlo quasi da tifoso dell’Inghilterra nel passato, ogni volta che la gara conta si fanno prendere dalla paura, sono riuscito a perdere un Europeo come quello scorso contro di noi e nessuno prima dell’Europeo pensava potessimo farcela. Questa generazione di inglesi è molto talentuosa quindi vediamo, però vincere un Mondiale con Maguire e quella difesa è difficile, con tutto il rispetto per Maguire che gioca al Manchester United, ma vedo nazionali nel complesso più forti”.

DIOGO COSTA DOPO L’ERRORE CONTRO IL GHANA – “Secondo me il nuovo crack dei portieri è lui, è veramente forte”.

RIMPIANTI PER COME ANDO’ CON L’INTER? – “E’ stata più una volontà mia. Succede che faccio Bologna, poi il secondo anno gioco in nazionale per l’infortunio di Buffon nel Mondiale 2010. Poi vado all’Inter, c’era Julio Cesar che aveva vinto il triplete ed era tra i più forti del mondo. Io però volevo andare a giocare, l’Inter su di me puntava, io ho spinto, pensavo che volessero più che altro un secondo affidabile. Poi io sono andato alla Fiorentina, loro prendono poi Handanovic. A pranzo con Branca me lo ha rimproverato questo. Rimpianti non ne ho, fossi rimasto all’Inter per esempio non sarei andato alla Sampdoria e non avrei conosciuto una piazza meravigliosa. Con il senno di poi se ho fatto un errore è spingere così tanto in quel gennaio per andare via dopo il problema al crociato, perché poi effettivamente Julio Cesar è andato via. Napoli? Sì ci ho parlato, mi cercarono quando avevano problemi con Reina. Juventus? No, quella mai, non ho niente contro la Juventus, ma per la storia che ho avuto, dove sono cresciuto, per rispetto della Fiorentina non potevo andare alla Juventus. Poi ognuno ragiona alla sua maniera, io non ho niente neanche contro il Genoa, per esempio, ma se mi sono legato così tanto alla Sampdoria non posso andare di là. Ricordo ancora un lungo striscione contro di me da parte dei tifosi della Juventus, un qualcosa che nell’arco dei novanta minuti è bellissimo, è il bello del calcio, non ho mai poi avuto problemi extra campo”.

IL PARAGONE TRA MARADONA E MESSI E GLI ARGOMENTI A SUPPORTO DELLE VARIE TESI – “Per me sono argomenti che non hanno mai retto in generale, Ronaldo il fenomeno non ha mai vinto la Champions e Costacurta ne vince 5. Si può andare sull’argomento che Messi non sia Maradona, Messi io sono sicuro che domani trascinerà l’Argentina, Maradona magari contro l’Arabia Saudita avrebbe messo qualcosa di diverso. Cristiano Ronaldo penso siamo tutti d’accordo qui nel dire che è un gradino sotto rispetto a quella cosa lì, però in una gara complicata come con il Ghana urla, sbraccia, va in panchina dà indicazioni. Messi ha un carattere che da un lato mi piace, perché non fa mai una polemica, ma dall’altra parte manca quel qualcosa. Non tutti i campioni hanno avuto un certo tipo di carisma e quello che ha reso Maradona il più forte di tutti è proprio quello, una volta Buffa ha detto che per Muhammad Alì e Maradona non si può scindere lato sportivo e lato umano, è quello che li ha resi grandi. Cristiano Ronaldo? Non l’ho detto per una questione di rispetto, però non c’è equiparazione tra i due”.

CRISTIANO RONALDO E MESSI – “Ovviamente tutti e due sono un po’ in fase discendente, ma per come gioca Messi e per come gioca Cristiano Ronaldo uno riesce a mascherarlo più facilmente, Messi al PSG ha cambiato tanto il modo di giocare, se prima faceva 60 gol e 20 assist, ora fa 20 gol e 40 assist. Cristiano Ronaldo invece ha sempre giocato sempre un po’ più per se stesso e per fare gol. Poi serve sempre rispetto, Ronaldo ha vinto 5 palloni d’oro, non si può dire che nel campionato arabo farebbe fatica tecnicamente, sempre secondo me. Se mi parlano di Ronaldo il fenomeno e Cristiano Ronaldo mi metto a ridere, ma se mi dicono Cristiano Ronaldo non posso dargli completamente torto, però per me che ho visto Ronaldo il fenomeno con i miei occhi non ci sono dubbi”.

MARADONA – “Maradona è inarrivabile perché il personaggio Maradona insieme al calciatore è un qualcosa che non si ripeterà mai in più, Quindi per me è inarrivabile. Poi se ci si ferma e si calcola in che tempi l’ha fatto, cosa ha fatto, che risultati ha fatto, parliamo di un Messi che è quasi 17 anni che fa gol su gol, quindi a livello puramente tecnico non è che non si possa assolutamente dire che Messi sia più forte di Maradona. Quella nazionale, con ottimi giocatori magari non campioni, lui con il suo carisma e il suo livello riusciva a trascinarli tutti. Messi in questo ha qualcosa in meno”.

INGHILTERRA–USA – “Non penso che sarà una gara come quella dell’Iran, gli Stati Uniti vanno forte, Wright poi gioca nel mio campionato mi ha fatto anche doppietta, è alto ma veloce. Non sarà così facile, però stiamo vedendo che di partite facili ce ne sono poche, rimane il punto che secondo me questa la vincono”.

CASSANO E RICHARLISON – “A fine primo tempo Richarlison è stato asfaltato dai commentatori, poi nella ripresa hanno ribaltato l’opinione, così fai 0-0. Non è mai facile giudicare i giocatori, penso a Lobotka, all’inizio era difficile pensare che sarebbe diventato tra i migliori centrocampisti della Serie A. Se quest’anno Haaland farà 80 gol e vincerà la Champions League vedrete che non cambierà di un minimo la sua opinione”.

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