Per Claudio Lotito la partita per l’emendamento “Salvacalcio” non è ancora chiusa: ecco la nuova mossa del patron laziale
Claudio Lotito non indietreggia. D’altronde non lo ha mai fatto. E’ abituato a tirare dritto per la sua strada pur di raggiungere i suoi obiettivi. Anche nelle vesti, per lui inedite, di Senatore della Repubblica non fa un passo indietro, anzi, rilancia.
Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, e quello dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno espresso, come è noto, parere negativo all’emendamento al Decreto Legge “Aiuti” quater, di cui promotore è il patron laziale, per salvare finanziariamente e penalmente le società di calcio. Ebbene, Lotito non si è perso d’animo presentando una versione riformulata del controverso emendamento per convincere i riluttanti colleghi senatori.
In realtà, la nuova versione del suddetto emendamento prevede, rispetto al testo originario, una sola novità, il pagamento della mora del 3% per accedere alla rateizzazione in 60 mesi, con le prime tre rate da pagare subito, del debito contratto con l’Erario dalle società calcistiche.
Salvacalcio, la nuova mossa di Lotito: “Facciamo andare sotto il governo”
Anche con la mora, molto bassa, per la verità, l’emendamento in questione, in assenza di un accordo generale, viene bollato, come sottolineato da “Il Fatto quotidiano”, come un “inaccettabile favore al pallone“. Ecco perché Claudio Lotito pur di arruolare i colleghi senatori alla sua causa, che gli sta molto a cuore visto che la Lazio è esposta con l’Erario per 50 milioni di euro, non ha esitato a cercare una sponda nel capogruppo del Pd: “Lo votiamo con voi opposizione e facciamo andare sotto il governo“. La risposta però è stata tiepida, quindi, non quella che Lotito si aspettava: “Un conto è se riguarda solo la Lazio, ma qui riguarda tutto lo sport italiano e non possiamo aver paura dell’effetto Juventus“.
Per il momento il patron laziale ha convinto i capigruppo della commissione Bilancio di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Autonomie e PD. Mancano all’appello quelli della Lega e del M5S. Lotito, comunque, non demorde, pertanto è pronto per tornare alla carica con i colleghi senatori interloquendo con i quali ha indirettamente replicato all’accusa di conflitto di interessi lanciatagli dal Ministro dello Sport: “Abodi dice che faccio i miei interessi? Io sono un senatore e rappresento tutto lo sport italiano“.