Juventus, che batosta: la nuova svolta è inquietante. Nuovi problemi in vista per il club bianconero che si aggiungono a quelli già noti
Massimiliano Allegri nelle ultime dichiarazioni ha ribadito che giocatori e staff tecnico sono concentrati solo ed esclusivamente sulle vicende di campo e che le ambizioni della Juventus non cambiano. “L’obiettivo minimo è il 4/o posto“, ha rilanciato il tecnico livornese in vista della ripresa del campionato prevista per mercoledì 4 gennaio quando i bianconeri affronteranno la Cremonese.
Ma nonostante le rassicurazioni di Allegri, secondo cui la squadra sia pensando solo alle vicende di campo, la bufera sulla società bianconera non accenna a placarsi. Anzi. E’ di queste ultime ore la notizia secondo cui la Procura Federale abbia chiesto la revocazione della sentenza con cui la Corte d’appello della Figc aveva assolto nel maggio scorso la Juventus e altri 10 club nel processo sulle plusvalenze.
Juventus, altra svolta inquietante: si riapre il processo sulle plusvalenze
“La Procura della Federcalcio sta notificando alle parti interessate la richiesta di revocazione per la sentenza definitiva della giustizia sportiva sull’inchiesta plusvalenze. La riapertura dell’indagine riguarda la Juventus e altre squadre, ed è stata chiesta sulla base dell’articolo 63 del codice di giustizia sportiva“. Il comunicato ufficiale non lascia dubbi in proposito.
Evidentemente, la procura guidata da Giuseppe Chinè ha rinvenuto nella lettura dei documenti forniti dalla procura di Torino nuovi elementi in grado di riaprire il caso. Secondo notizie in esclusiva diffuse da sportitalia.com, la comunicazione di ricorso sarebbe stata inviata anche a tutti i club coinvolti nelle trattative con i bianconeri: Pescara, Empoli, Pisa, Parma, Genoa, Pro Vercelli, Sampdoria, Novara.
Sarebbe invece escluso dalla lista il Napoli che non ha avuto rapporti diretti con la Juventus. I pm torinesi, che hanno chiesto il rinvio a giudizio dell’ex presidente bianconero Andrea Agnelli e di altri dirigenti per false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza e fatturazioni fittizie, si sono concentrati sugli scambi di giocatori senza passaggio di denaro, oltre che sulle manovre degli stipendi.
In particolare, per il filone delle plusvalenze, secondo i magistrati la Juventus avrebbe sovrastimato le plusvalenze per un totale di 155 milioni tra il 2018-19 e il 2020-21. E i nuovi elementi raccolti dal procuratore federale Chinè sono sufficienti a riaprire l’inchiesta.
Successivamente, la FIGC ha ufficializzato non solo il ricorso avanzato dalla Procura Federale contro la revocazione della sentenza sulle plusvalenze. Ma ha annunciato l’apertura delle indagini sul filo che riguarda gli accordi sugli stipendi e le altre ipotesi di reato formulate dai magistrati torinesi.