Napoli di Spalletti che continua a stupire tutti sia in Italia che in Europa, conquistando per il suo gioco e battendo ogni record.
Essere al primo posto in campionato e ai quarti di finale in Champions League, per una squadra rifondata è un qualcosa di meraviglioso. Un andamento del genere certifica la bontà del lavoro svolto dalla società e dal tecnico nei mesi precedenti. Tanto lavoro, poche chiacchiere e basi solide: tre soluzioni ideali per avviare al meglio un nuovo ciclo. È quanto sta accadendo al Napoli di Luciano Spalletti che, tra Serie A e Champions League, sta dimostrando tutto il suo valore e la volontà di fare ancora meglio rispetto al recente passato.
A render ancora tutto più strabiliante, sono i dati registrati dalla squadra in questa stagione. Dopo aver passato la fase a gironi di Champions League strapazzando Liverpool e Ajax, gli azzurri hanno distrutto senza alcun problema il Francoforte, conquistando per la prima volta nella loro storia i quarti di finale. In campionato i dati sono ancora più eccezionali. Dopo 27 giornate, sono stati conquistati 71 punti grazie 23 vittorie, 2 pareggi e 2 sole sconfitte. Sono stati segnati ben 64 reti e subiti solo 16 gol, a dimostrazione di come, oltre a saper giocare un ottimo calcio, questa squadra sa difendere divinamente.
Napoli, che record
C’è però un altro dato che in questo momento sta sconvolgendo ulteriormente il calcio italiano e quello europeo. Stiamo parlando dei 19 punti di distacco che ci sono con la seconda in classifica che è la Lazio e con i 21 punti che è l’Inter. Un’enormità che fa pensare tanto a quel Manchester City di Guardiola che, nella stagione 2017-2018, aveva un distacco del genere e vinse la Premier League raggiungendo quota 100 punti.
Un traguardo interessante, a cui il Napoli può certamente ambire. Basti pensare che vi riuscì anche l’Inter di Mancini nel 2007-2008, dimostrando tutta la sua forza contro le rivali. Certo, in quella occasione si stava vivendo ancora la fase post calciopoli mentre adesso, la squadra di Spalletti vola. Un altro esempio, è il Bayer Monaco che incominciò così nel 2005 per poi non fermarsi per 10 anni di fila. Certo, per i partenopei sarebbe una cosa eccezionale ma già concludere con il terzo scudetto, sarebbe un primo mattone fondamentale.
Una conquista, figlia del grande lavoro svolto dalla società prima e dal tecnico toscano poi. Perché questo Napoli, rispetto a Manchester City e Bayern Monaco, viene da una campagna volta a ricostruirsi tecnicamente ed economicamente e non a rinforzarsi spendendo soltanto. Per questo motivo, un successo del genere in Serie A, così come magari uno anche in Champions League, sarebbe il giusto premio al lavoro certosino svolto durante quei mesi da tutti e proseguito con calma.
