Inter-Lazio può decidere le sorti del campionato. Il confronto è sempre stato ricco di storia e curiosità: i numeri.
Inter-Lazio, molto più di un gemellaggio. La partita riassume anni di storia e scelte ben precise che, ancora oggi, fanno la differenza: le due società – così come entrambe le tifoserie – si stimano e rispettano. L’alleanza – per così dire – sugli spalti non risparmia il bel gioco e i colpi in campo. Stavolta sono una contro l’altra per contendersi l’Europa che conta: se la Lazio vince, rovina la festa al Napoli. Motivo in più – secondo Sarri – per dare tutto in campo.
Un rettangolo verde che, alle 12.30, sarà rovente e indicherà il clima dentro e fuori la Scala del Calcio. All’ora di pranzo tutti gli occhi saranno puntati su San Siro perché il Sarrismo potrebbe giocare un brutto scherzo ai partenopei. La rivincita dell’ex: una sorta di vendetta a scoppio ritardato che comunque potrebbe galvanizzare non poco l’ambiente e i nostalgici. Quelli che ancora associano il calcio a qualcosa di romantico e sentimentale. Persino parlando di numeri.
Inter-Lazio, intrecci e curiosità: i numeri del match
A tal proposito: i precedenti tra Lazio e Inter sono 160. Nei 159 confronti precedenti, l’Inter si aggiudica la vittoria in termini di successi (69 contro 39). 59, invece, sono i pareggi. Nelle ultime 9 sfide, il bilancio descrive 4 successi a testa e 1 pareggio: score che lascia presagire una sfida di grande equilibrio, difficile da gestire soprattutto considerando quello che si sta aspettando a Napoli. Il punto, però, non è solo lo Scudetto dei partenopei, ma anche quello che potrebbe succedere a Milano: Inzaghi si deve giocare una finale di Coppa Italia e una semifinale di Champions.
Motivo in più per avere la testa altrove. Sarri vorrebbe (e potrebbe) approfittarne. Il più pericoloso fra i biancocelesti è Milinkovic, l’uomo che ha segnato anche nell’ultima vittoria della Lazio a San Siro. Correva l’anno 2019 e il serbo segnò su assist di Luis Alberto. All’epoca, l’Inter arrivò terza e la Lazio quinta. Ora le prospettive sono quasi invertite, ma la volontà di onorare i precedenti della sfida è la stessa. Anzi, forse leggermente più forte: restando in tema di forti, si scalda i tacchetti Lautaro Martinez.
Lautaro Martinez e Milinkovic-Savic, poli opposti
È lui che ha segnato di più contro i biancocelesti: 3 nelle ultime 5 partite. Il tasso realizzativo rimane sulle 53 reti in 3 stagioni. Immobile lo supera di appena 4 gol nello stesso tempo. Il Toro, fra le altre cose, ha segnato anche nella sfida d’andata. In quest’occasione di ritorno non sarà facile farsi bastare i numeri, dovranno vincere le sensazioni. Da una parte e dall’altra. Senza lasciarsi condizionare. Difficile, se non impossibile, ma il cammino dell’Inter (ri)comincia adesso. Contro quella che è l’ex squadra (anche) di Inzaghi.
Destini incrociati: 90 minuti per chiudere i conti con il passato e vedersela con l’avvenire. Attraverso il presente. Inter-Lazio non è (solo) una partita, ma anche un appuntamento con una dimensione che sembrava essere alle spalle. Invece il passato ritorna, gira – come il pallone sull’erba – e segna il destino di molti. Lo sliding doors di Inzaghi e Sarri è da Champions. San Siro con finestra sull’Europa.