Il calciomercato quest’estate più che mai sarà influenzato anche dai movimenti sulle panchine ed in Serie A la situazione è in fermento.
Per considerare definitivamente conclusa questa stagione mancano ancora due atti, le finali di Conference League e Champions League. A fare il bello e il cattivo tempo sul calciomercato però saranno prima ancora che i calciatori, gli avvicendamenti tra allenatori e anche dirigenti. Da Mourinho ad Allegri, passando per Gasperini e tutti gli altri, facciamo il punto sulle big di Serie A.
Come ampiamente preannunciato la sessione di calciomercato di quest’estate sta avviandosi verso una serie di colpi di scena imprevedibili. Il terremoto societario che si è creato al Milan ad esempio non da molti punti di riferimento. Dopo l’interruzione del rapporto con Maldini e Massara infatti più di qualcuno ha ipotizzato un addio di Pioli, che fosse da dimissionario o sollevato dall’incarico poco cambia, o forse no.
Il costo di un esonero sarebbe stato alto e forse si è fatto di necessità virtù anche per non togliere troppi punti di riferimento al gruppo squadra in una volta sola. Ad oggi quindi l’allenatore del Milan sembra abbastanza sicuro di essere ancora al suo posto al pronti via della stagione 2023-23, così come Simone Inzaghi e Maurizio Sarri. Così non è però per altri loro colleghi.
Serie A, valzer di panchine? Cosa può cambiare
Il punto interrogativo più grande al momento riguarda il Napoli, dove l’unica certezza è che sulla panchina non ci sarà più Spalletti. Scendono le quote di Conceicao e si palesa l’ipotesi revival con Benitez, ma in realtà in questo momento uno dei candidati più forti sembra essere Italiano, che quindi vincere la Conference e salutare Firenze per cogliere la grande occasione.
In viola qualora Italiano partisse i nomi caldi sono quelli di Aquilani, che verrebbe promosso dalla Primavera, ma non si esclude la pista Gilardino. Apre inaspettatamente al proseguimento del rapporto Gasperini, dopo aver dato segnali che parevano chiaramente sintomatici di un imminente addio. Le parti si devono incontrare per capire se andare ancora avanti insieme dopo 7 anni di Gasp a Bergamo.
La fine della telenovela Mourinho invece sembrerebbe essere quella che i tifosi romanisti speravano. Lo si è intuito dal gesto eloquente delle mani, a dire “io resto qui”, dello Special One durante il giro di campo dopo l’ultima giornata all’Olimpico. Il portoghese ha ricevuto le garanzie richieste dalla proprietà e ora attende solo di pianificare le strategie per il mercato. Più turbolenta invece è la conferma di Allegri, che sta avendo delle tensioni interne con Calvo, Chief Corporate & Financial Officer della Juventus. Si attende a breve l’intervento di John Elkann a ristabilire la “pace” o quantomeno lo spirito di collaborazione tra i due.