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GIUSEPPE FALCAO: “ANCELOTTI CT DEL BRASILE E MIO PADRE BRACCIO DESTRO”

Giuseppe Falcao su Ancelotti ct del Brasile

Giuseppe Falcao, figlio dell’ex Roma Roberto Falcao, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Giuseppe Falcao su Ancelotti ct del Brasile
Giuseppe Falcao commenta l’arrivo di Ancelotti come ct del Brasile (Ansa Foto) – tvplay.it

“ANCELOTTI MOLTO VICINO A DIVENTARE CT DEL BRASILE DAL 2024” – “Ero un po’ avvantaggiato sulla notizia, lo sponsor era mio padre, ma bastava incrociare anche un po’ di immagini. Sui social aveva pubblicato il fatto che stava andando a incontrare Ancelotti, da lì i primi contatti. Il Brasile è ancora a caccia di un allenatore, si aspettava la risposta definitiva di Ancelotti, non lo so se ha già detto sì, in Brasile dicono che ha già accettato e che arriverà nel 2024. Mi ricorda quello che successe con Eriksson alla Lazio, che aveva già firmato con l’Inghilterra ma chiudendo il ciclo alla Lazio e non andò benissimo perché hai la testa un po’ altrove. Pare che ora al posto di Menezes ci sarà proprio mio padre per fare da traghettatore. Potrebbe poi fare un ruolo simile a quello che è stato di Vialli con Mancini. Ancelotti avrà bisogno di essere aiutato nella conoscenza del mondo Brasile. Ci sono club brasiliani che stanno buttando fuori tanti talenti, come il Santos dove mio padre è dg, la Fluminense, il Flamengo, Ancelotti potrebbe portarli al Mondiale e vincerlo sarebbe la chiusura perfetta della carriera.

“RUDI GARCIA FILOSOFIA SIMILE A SPALLETTI, IL NAPOLI POTEVA AVERE PIU CORAGGIO” – “Su Rudi Garcia ho ricordi positivi, per quanto nel secondo anno abbia perso qualcosa, in termini di spogliatoio e brillantezza tattica, non riuscì a dare una seconda vita alla squadra, si era perso un po’ di entusiasmo. Comunque, sono passati un po’ di anni. Mi ha stupito la scelta perché lo vedevo fuori dal giro, quando vai in quei posti lì tendi un po’ a uscire dal giro. La vedo quasi come una scelta conservativa, penso che farà bene soprattutto all’inizio, è bravo a portare avanti un certo tipo di lavoro, ha una filosofia simile a Spalletti, sa giocare anche di ripartenza, è molto italiano, il massimo esempio è quell’Inter-Roma 0-3 con Gervinho che partiva e Totti che lanciava. Sa fare un po’ tutto, sa cambiare modulo, è molto duttile. M’aspettavo forse un profilo più giovane, forse il Napoli poteva anche rischiare un pochino, un Thiago Motta per esempio”.

“N’DICKA GRAN COLPO DELLA ROMA” – “I voti sono 7 o 7,5 per Aouar, 8 per N’Dicka. N’Dicka mi piace molto, se riuscirà a capire il nostro calcio avrà futuro. Mourinho è bravo a lavorare sui difensori, nei prossimi anni parleremo di un difensore che varrà tanti milioni, i siti che si occupano delle valutazioni gli danno già un valore di circa 30 milioni. Non mi aspettavo potesse sbarcare in Italia, mi sembrava un profilo più da Premier League o da Liga, da livelli più alti, ma la Roma è stata brava ad anticipare tutti”.

“MANCINI NON HA ANCORA CAPITO CHE L’ITALIA DEVE PUNTARE AI PROSSIMI MONDIALI” – “Non ci sono quest’anno impegni particolari, sì ci sarà la Copa America ma il Brasile punta ai Mondiali. Anche per l’Italia vale come discorso, ma Mancini ancora non l’ha capito che l’obiettivo sono i Mondiali (ride ndr).  L’Europeo è bello ma è anche un passaggio, perché poi devi andare al Mondiale da protagonista. Il girone di qualificazione comunque è tosto, se lasci a casa la gente forte e fai fantasia, soprattutto se lasci a casa i più forti”.

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