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ARMANDO CERONI (RSI): “IL PROBLEMA DI OKAFOR? LA TESTA. AL MILAN PUO’ DIVENTARE UMILE”

Okafor

Armando Ceroni, giornalista e telecronista di RSI, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Okafor
Armando Ceroni, giornalista de “RSI”, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT. – (LaPresse, TvPlay)

OKAFOR: IL PROBLEMA E’ NELLA TESTA. MILAN AMBIENTE GIUSTO” –  “Okafor potenzialmente, dal punto di vista tecnico, può fare assolutamente bene. Può variare su tutto il fronte offensivo. È vero che veniva visto come numero nove, ma può tranquillamente fare l’esterno in un attacco a tre. Il problema non è tecnico e non è fisico perché è anche molto veloce. Il problema sta dall’altra parte: sta nella testa. Io credo che il Milan sia l’ambiente giusto per farlo crescere e farlo maturare. Per farlo diventare più umile. È vero che per certi versi può assomigliare a Leao, anche se Leao a dei colpi dal punto di vista tecnico molto più spettacolari rispetto ad Okafor che è uno che va molto più diretto sia sull’avversario che sulla porta. Però ricordo Leao all’inizio: alcune partite non era all’altezza, molti alti e bassi. Okafor è così. Perché ha un livello di autostima quasi esagerato, è poco umile già dai tempi del Basilea, dove alternava prestazioni sia all’interno della stessa partita, sia tra una partita e l’altra che sembrava un altro giocatore. Faceva dei colpi pazzeschi e delle partite pazzesche. Non so se vi ricordate il primo tempo allo stadio Olimpico di Roma, per le qualificazioni al mondiale tra l’Italia e la Svizzera. La partita è finita 1-1 e ha fatto un primo tempo che dici ‘Questo qua è fenomeno’. Poi però la partita successiva non è più quello e di conseguenza al Milan si dovrà lavorare soprattutto su questo aspetto. Se non migliorano dal punto di vista della personalità, sul carattere, sulla concentrazione e sulla vita anche – perché ricordiamo che Milano è una città tentatrice ed Okafor rischia di brutto – quindi credo che al Milan faranno quello che hanno fatto con Tonali e soprattutto con Leao; gli affideranno tutto, gli metteranno una persona che gli stia molto vicina, per evitare degli sbandamenti anche fuori dal campo che poi si ripercuotono sul campo. Se cresce da questo punto di vista è un craque, altrimenti è un flop”.

“OKAFOR GIOCA DA NUMERO NOVE NELLA SVIZZERA” “Per il commissario tecnico della Svizzera è assolutamente una prima punta, faceva il numero nove. Però in carriera, già da quando era giovanissimo quando ha debuttato in prima squadra con il Basilea, ha fatto anche l’attaccante largo. Per quanto mi riguarda può giocare sia come prima punta che come numero sette o numero 11”.

NON E’ COME GIROUD” – “Non è un numero nove alla Giroud, tanto per intenderci. Perché il francese è un giocatore d’area. Non è neppure un numero nove alla Pippo Inzaghi che aspetta il pallone in area di rigore. È un numero nove che svaria su tutto il fronte offensivo. Ecco perché può fare sia il numero nove, sia l’esterno d’attacco”.

BALOTELLI E’ ARRIVATO IN SVIZZERA CON DIECI CHILI IN PIU‘” – “Balotelli è arrivato con una decina di chili sopra il peso forma: è vero che qualcuno potrebbe pensare che il calcio svizzero è un calcio di serie B rispetto ai primi quattro o cinque campionati però è un campionato in cui bisogna correre molto, perché l’aspetto fisico è estremamente importante. Balotelli di testa non c’è da un pezzo, è chiaro che non ha potuto rendere rispetto alle attese prefissate. Il Sion pensava di fare un colpo non solo sotto il punto di vista dell’immagine, ma anche sotto quello tecnico, in realtà si è rivelata un’operazione negativa”.

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