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Sassuolo, rifiutati 8 milioni per “motivi etici”: come cambia il mercato ai tempi della guerra in Ucraina

Sassuolo russia

Russi snobbati dal Sassuolo: non si tratta con quei club! La presa di posizione netta della società emiliana: le ragioni sono etiche. 

Il Sassuolo ha rifiutato un’offerta importante per Rogerio, di circa 8 milioni di euro. E lancia un messaggio chiaro a tutte le partecipanti del campionato di Serie A e non solo. Si tratta di un rifiuto dichiaratamente politico: una rivoluzione epocale nei tristi e duri tempi della guerra in Ucraina.

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Il Sassuolo rifiuta 8 milioni dalla Russia per Rogerio (LaPresse) – TvPlay.it

Dal febbraio 2022 ad oggi non c’è stata tregua in Ucraina. Milioni di donne e bambini hanno lasciato il Paese. Milioni di uomini sono rimasti per difendere i propri territori, tra cui anche calciatori prestati alla milizia ucraina. Anche un ex giocatore di Roberto De Zerbi dello Shakthar ha dovuto indossare la divisa per qualche mese, prima di ritornare ad allenarsi in condizioni alternative a quelle ordinarie. E come lui tanti altri ragazzi.

Ma proprio a causa dello scoppio della guerra, molti giocatori hanno lasciato l’Ucraina o la Russia. Basti pensare a Kvaratskhelia, che appena cominciato il conflitto è riuscito a tornare in Patria in Georgia per qualche mese, quando ormai aveva stretto un accordo di massima con il Napoli. Un’occasione colta al volo da Giuntoli e il suo staff, anticipando tanti altri concorrenti come Juventus e Inter già interessati al talentuoso georgiano. Anche Roberto De Zerbi non se l’è sentita di continuare la sua esperienza allo Shakhtar Donetsk, viste le condizioni precarie del calcio ucraino e della Nazione. Così, dopo aver lasciato il Sassuolo e dopo aver allenato per qualche mese il famoso club ucraino, si è liberato per iniziare la nuova avventura in Premier League con il Brighton.

Intanto, proprio l’ex squadra del tecnico italiano ha rifiutato ben otto milioni di euro per Rogerio, ormai entrato in scadenza di contratto. La ricca proposta, quasi irrifiutabile per un calciatore di questo livello e in scadenza, è arrivata dalla Russia: la presidenza ha detto no.

“No ai soldi russi”: il Sassuolo lancia un messaggio nella pazza estate degli arabi

In un momento storico in cui molti giocatori inseguono i soldi e i desideri arabi, c’è ancora qualche club che pone valori e idee dinanzi al denaro. Come dichiarato dal dirigente del Sassuolo Carnevali alla Gazzetta dello Sport sono stati rifiutati dei soldi dal campionato russo per “motivi etici. Non trattiamo con i russi. Abbiamo voluto far prevalere la coscienza di non fare affari con un certo Paese. E sì, a costo di perderlo a zero“.

Rogerio
Rogerio non andrà in Russia: il Sassuolo non tratta per motivi etici (LaPresse) – Tvplay.it

La presa di posizione della società emiliana è sicuramente dettata anche dalla lunga amicizia che li lega a De Zerbi, il quale è rimasto sotto le bombe russe per diversi giorni, rischiando la propria vita nei primi mesi del conflitto in Ucraina. Ma al di là di questo aspetto, il Sassuolo è uno dei primi club a tagliare fuori i club russi per questioni “etiche”. E non è detto che rimarrà l’unico. La volontà di non finanziare i club russi. La volontà di non voler far parte di un sistema che incentiva e asseconda le follie del governo Putin. Una presa di posizione importante e inaspettata. Oltretutto, in questi mesi intensi in cui gli arabi stanno provando a svaligiare l’Europa con ricche promesse e contratti improponibili, distruggendo quei pochi e validi valori sportivi rimasti, il Sassuolo potrebbe essere preso da esempio da altre società. Non solo per quanto riguarda gli affari con i russi, ma anche per operazioni che coinvolgono altri Paesi dalle dubbie moralità.

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