Un nuovo caso scuote la Spagna femminile di calcio: il CT della Roja è già nei guai, la situazione sembra irrisolvibile
Il terremoto nel mondo della Spagna femminile di calcio è sempre più fragoroso. Il caso Rubiales, ormai, ha fatto il giro del mondo, con le presunte molestie da parte dell’ex presidente federale che aveva baciato – senza alcun consenso – la calciatrice Jenni Hermoso dopo la vittoria del mondiale femminile di calcio.
Accusato di molestie sessuali, Rubiales alla fine ha ceduto alle pressioni presentanto le dimissioni da presidente della Federazione calcistica spagnola. Caso chiuso? Nemmeno per sogno. Attorno alla selezione femminile sta per scoppiare un nuovo caos.
La prima lista di convocate da parte di Montse Tomé non prevederà le calciatrici campionesse del mondo, con le giocatrici che hanno già comunicato alla Federazione di non prendere parte alle gare contro Svezia e Svizzera. A meno di decisioni clamorose dell’ultimo minuto e svolte improvvise, quindi, Montse Tomé non potrà contare sulle migliori calciatrici della Spagna, che hanno conquistato uno storico titolo iridato, per l’esordio in Nations League; non un debutto facile per la Tomé, scelta proprio dopo il Mondiale, con le giocatrici che si sono rese indisponibili per la nazionale.
Spagna femminile, nuovo caos: la presa di posizione delle calciatrici
Un mese fa la conquista del Mondiale, un evento storico per la Roja che ha però dato il via ad uno degli scandali più grandi del calcio spagnolo, soprattutto in chiave femminile. Il sostegno a Jenni Hermoso è proseguito anche dopo gli addii di Rubiales e Jorge Vilda mettendo in difficoltà la nuova selezionatrice in vista delle prossime gare.
Nelle idee di Montse Tomé, infatti, c’era quella di presentarsi con la miglior squadra possibile per le gare contro Svezia e Svizzera, rispettivamente il 22 settembre a Goteborg e quattro giorni più tardi in Spagna contro le elvetiche, per le gare di Nations League. L’obiettivo è d’altronde prestigioso ed ambizioso, considerato come la Roja ha la possibilità di centrare la qualificazione alle Olimpiadi per la prima volta nella sua storia per quanto riguarda il calcio femminile.
Sembra chiaro che con una formazione rimaneggiata le possibilità di fare bottino pieno si riducono sensibilmente. Chissà se delle 23 calciatrici che hanno deciso di rinunciare (Jenni Hermoso, Misa Rodríguez, Ona Batlle, Irene Paredes, Alexia Putellas, María Pérez, Mariona Caldentey, Aitana Bonmatí, Teresa Abelleira, Claudia Zornoza, Cata Coll, Irene Guerrero, Oihane Hernández, Laia Codina, Athenea del Castillo, Alba Redondo, Rocío Gálvez, Ivana Andrés, Salma Paralluelo, Esther González, Enith Salón, Eva Navarro e Olga Carmona) qualcuna tornerà sui propri passi.
