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“Ho rifiutato milioni di euro”: così l’asso del Barcellona ha realizzato il suo sogno

Joao Félix

Joao Félix racconta tutto ciò che ha passato e il motivo che lo ha portato a lasciare l’Atletico Madrid di Diego Simeone.

Avere 23 anni e volere conquistare il mondo del pallone. E’ questa la storia di Joao Félix. Colui che ha fatto il suo esordio il Benfica, dimostrando subito di essere un altro predestinato del calcio portoghese. Infatti, con i suoi gol, con le sue finte, i suoi dribbling e i suoi assist, ha subito incantato tutti. Subito arrivò il paragone con Cristiano Ronaldo e subito dopo arrivò la chiamata della Nazionale maggiore e il passaggio all’Atletico Madrid.

Peccato che con Diego Simeone le cose non siano andate proprio per il verso giusto. Il pragmatismo tattico eccessivo del tecnico argentino, mal si combaciava con le qualità tecniche e la fantasia di gioco del portoghese che, nei tre anni e mezzo all’Atletico Madrid, ha vissuto di luci e ombre. Stessa storia, ma per motivi diversi è stato anche con il Chlesea, con cui è durato solo sei mesi, per poi fare ritorno a Madrid. Adesso per, con il Barcellona di Xavi è tutta un’altra storia.

Joao Félix e il suo sogno

E in effetti, per Joao Félix  adesso è tutto completamente diverso. Un inizio meraviglioso con 3 gol e 1 assist tra Liga e Champions League, che lo stesso giocatore ha commentato così in un’intervista al ‘Mundo Deportivo’: “Vediamo, non così bello, sinceramente non me lo aspettavo. Credevo, e credo ancora, che questo sia il posto ideale per me ma la verità è che le cose stanno andando molto, molto bene e non mi aspettavo che andassero così bene. Lasciamoli continuare così e lasciamo che sia così fino alla fine“.

Joao Félix
Joao Félix e il suo racconto (La Presse, TVPlay)

Ma qual è la differenza con l’Atletico Madrid? Il portoghese prova a spiegarlo: “Mi ha detto fin dal primo giorno di giocare per divertirmi, di giocare con gioia e di mettere lì il mio calcio. Certo mi chiede domande tattiche ma soprattutto che mi diverto, che mi diverta, ed è quello che sto cercando di fare“.

Pur di trasferirsi al Barcellona, ha rinunciato a molti soldi ma l’ha fatto perché aveva il desiderio di cambiare e di indossare quella maglia. Un sogno che si realizza e che il portoghese ha spiegato così: “Sì, la verità è che ho rinunciato a una notevole quantità di denaro del mio stipendio. Ma beh, avevo bisogno di cambiare, avevo bisogno di andare in un posto dove avrei potuto praticare il mio calcio e, come ho detto, ho sempre creduto che quello sarebbe stato il posto ideale. Le cose stanno andando bene e ho dovuto fare uno sforzo per ritrovare la gioia di giocare“.

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