Vittorio Sgarbi attacca tutti e parla dello stadio San Siro: il commento del sottosegretario alla Cultura aumenta le polemiche.
Sgarbi è il nuovo sottosegretario alla Cultura che ha parlato di recente del nuovo capitolo San Siro. Il palcoscenico del calcio che si trova a Milano è al centro di numerose polemiche fra chi vuole abbattere lo stadio e chi invece è contrario alla scelta proposta di recente.
Vittorio Sgarbi ha analizzato le novità sull’abbattimento dello stadio. Le scelte da prendere non sono poche e adesso arrivano nuovi dettagli su una questione inevitabile e da affrontare nel minor tempo possibile. Le correnti di pensiero ci sono e dividono fra i favorevoli all’abbattimento e alla nuova creazione, così come chi sposa in pieno il mantenimento dell’attuale stadio, seppur con lavori di ammodernamento.
Vittorio Sgarbi, il capitolo San Siro accende gli animi: il commento del sottosegretario
Sgarbi ha parlato ai microfoni dell’agenzia stampa ANSA e spiegato quanto sta accadendo sul fronte dello stadio Meazza di Milano. “Il Meazza non si tocca e non lo dice Sgarbi ma è la legge. San Siro è del 1926, sarebbe come buttare giù l’Eur a Roma quindi è naturalmente vincolato perché il vincolo sarebbe automatico oltre i 70 anni, non si può buttare giù Se serve un vincolo lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo se mai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai. Dal ministero non arriverà mai“, ha spiegato il nuovo sottosegretario del governo guidato da Giorgia Meloni.
Le sue parole riguardano anche il sindaco Giuseppe Sala e le scelte da prendere su diverse questioni. “Capisco Sala ma io metto la Pietà Rondanini e la sua collocazione come l’emblema di un errore che non si ripeterà, criticando il nuovo allestimento dell’opera di Michelangelo al Castello Sforzesco. Qui questo errore non si farà. Nessuna soprintendenza dirà che si può buttare giù“, ha ribadito Sgarbi.
Sgarbi ha parlato della non necessità di abbattere lo stadio a tal punto da sbilanciarsi su una questione ben precisa. “Se serve un vincolo lo metterò. Ma non occorre un vincolo per salvarlo, semmai servirebbe una decisione del ministero per dire abbattetelo e non arriverà mai. Dal ministero non arriverà mai“, ha concluso Sgarbi parlando dello stadio che ospita Milan e Inter.
