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Mbappè, la clamorosa rivelazione sull’addio: “Mi hanno chiamato…”

Kylian Mbappè

Kylian Mbappè è stato a un passo dall’addio alla Nazionale francese per colpa dei soliti cretini: “Mi hanno chiamato scimmia”

Kylian Mbappè, stella del Paris Saint-Germain, è tra i protagonisti più attesi del Mondiali in Qatar la cui inaugurazione si avvicina a grandi passi. Meno di 10 giorni, infatti, all’avvio della rassegna iridata il cui avvicinamento è stato segnato dalle polemiche per il mancato rispetto dei diritti umani nell’Emirato.

Kylian Mbappè
Kylian Mbappè, stella del PSG e della Nazionale francese (Ansa)

Anche per questo i tifosi e gli appassionati non vedono l’ora che si dia finalmente inizio alla contesa in modo che a parlare siano le prodezze, le magie e i numeri d’alta scuola dei fuoriclasse del pallone, categoria a cui appartiene Mbappè.

Eppure, l’asso del PSG ha rischiato di essere uno dei tanti assenti eccellenti in Qatar e non, ovviamente, per una scelta tecnica del Commissario tecnico dei transalpini Didier Deschamps. Come l’asso del PSG ha confessato nel corso dell’intervista concessa a “Sport Illustrated“, la “Bibbia” dello sport a stelle e strisce,  Kylian Mbappé ha seriamente meditato di lasciare la Nazionale transalpina.

Mbappè, il ruolo di Macron sulla decisione di restare al PSG

Kylian Mbappè
Kylian Mbappè: “Mi hanno chiamato scimmia” (Ansa)

Dunque, Mbappè, la stella più luminosa di una Francia che in Qatar proverà a difendere il titolo iridato conquistato in Russia, è stato a un passo dal dire addio ai bleus a causa del mancato sostegno da parte della Federcalcio francese dopo gli insulti razzisti piovutigli addosso per il rigore sbagliato contro la Svizzera agli ottavi di Euro 2020:

Ho pensato che non potevo giocare per delle persone che pensano che io sia una scimmia. Poi, però, mi sono preso del tempo per riflettere e tutti mi hanno incoraggiato. Smettere non sarebbe stato un buon messaggio perché penso di essere un esempio per molte persone. Ho voluto dire alle nuove generazioni ‘Siamo meglio di così'”.

Per la fortuna di tutti gli amanti del calcio, e non solo dei tifosi dei bleus, Mbappè è ritornato sui suoi passi dopo averci riflettuto e aver quindi capito che ritirarsi dalla Nazionale avrebbe significato darla vinta ai razzisti. Comunque, nel riconsiderare il suo addio alla Nazionale un ruolo lo ha avuto anche l’appoggio del più illustre dei tifosi transalpini, il Presidente Macron, che, tra l’altro, lo ha convinto a restare al PSG: “Ci sono state alcune chiamate: a dicembre, gennaio, febbraio, marzo… Mi ha detto ‘So che vuoi andartene. Voglio dirti che sei importante in Francia e non voglio che te ne vada. Hai l’opportunità di scrivere la storia qui. Tutti ti amano’. Gli ho risposto che lo apprezzavo, è stato davvero pazzesco. Il presidente ti chiama e vuole che resti“.

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