Nel Portogallo non ha fatto discutere soltanto la panchina di Cristiano Ronaldo ma anche quella di Cancelo: il retroscena sull’esclusione.
Il Portogallo è ancora pienamente in corsa al Mondiale ma al suo interno si stanno creando molte polemiche. Non solo legate alla nota questione di Cristiano Ronaldo ma anche a quella del compagno Cancelo, a sua volta escluso a sorpresa negli ottavi di finale. Entrambi sono finiti in panchina contro la Svizzera, lasciando stupiti i tifosi e creando diverse polemiche.
In ogni caso alla fine ha avuto ragione il ct Santos considerando che il Portogallo ha giocato la miglior partita finora della sua competizione, distruggendo la Svizzera con un larghissimo 6-1. Un successo che ha lanciato i lusitani verso i quarti di finale che giocherà contro il Marocco e dove ci sarà molta curiosità di conoscere le nuove scelte dell’allenatore.
In teoria, visto i risultati, dovrebbe confermare la stella linea e lasciare nuovamente fuori da titolari sia Cristiano Ronaldo che lo stesso Cancelo. Le pressioni però sono forti e non si escludono altri colpi di scena di una doppia vicenda che sta facendo molto discutere in patria. Non sarebbe facile togliere Goncalo Ramos, autore di un’incredibile tripletta, né Rapahel Guerreiro, sostituto del terzino del Manchester City e anche lui in gol nell’ultima partita.
Cancelo, perché non ha giocato: cosa succede nel Portogallo
Dopo aver giocato titolare e interamente tutte tre le partite della fase a gironi, il Portogallo ha misteriosamente escluso Joao Cancelo nell’ultimo match. Una decisione inaspettata del ct Santos che ha lasciato tutti perplessi nonostante ci siano ricambi all’altezza in una rosa ricca di talento.
L’ex terzino di Inter e Juve però è sempre stato un punto fermo della Nazionale nell’ultimo periodo e appare strano giustificare la sua assenza per un motivo tecnico. I tifosi si stanno interrogando se dietro non possa esserci qualche punizione disciplinare a maggior ragione guardando il suo comportamento dopo il primo gol di Goncalo Ramos contro la Svizzera.
Se tutti i compagni seduti in panchina si sono alzati andando a festeggiare in campo con l’autore del gol, il classe ’94 è rimasto impassibile e non si è mosso dal suo posto. Un gesto che non è passato inosservato a dimostrazione del suo cattivo stato d’animo forse solamente legato alla bocciatura del suo allenatore ma alcuni pensano ci sia qualcosa in più. Di certo queste scottanti situazioni non dovrebbero fare bene alla squadra in vista della sfida al Marocco, reduce dall’impresa con la Spagna e nel pieno di una storica favola in Qatar.
