Lo sport più seguito del mondo sta andando verso una nuova dimensione: ecco quali sono tutti gli scenari possibili
Che il calcio non sia più lo stesso è un mantra che si ripete da diverso tempo ormai e che trova riscontro in diversi modi: è sempre più difficile individuare i cosiddetti giocatori-bandiera disposti ad una lunga permanenza in un determinato club se questa significa puntare su uno stipendio più basso, il ruolo del procuratore sportivo assume sempre più importanza ed i club faticano a tenere in ordine i bilanci. Indicazioni che fanno pensare alle difficoltà economiche che in questo particolare momento storico si stanno riversando anche sul gioco più seguito del mondo.
In questi giorni a proposito delle finanze dei club più blasonati, si parla dei movimenti sul mercato del nuovo proprietario dei Blues Todd Boehly, il quale non sta badando a spese e solo nella sessione invernale il club inglese ha speso 326 milioni, di cui 120 destinati a Fernandez, l’ultimo colpo del Chelsea. Degni di nota i contratti lunghi che sono stati fatti firmare ai giocatori per spalmare le spese e non incappare in sanzioni.
Champions, attenzione alla Premier
Ai microfoni di calciomercato.it, in onda su TVPlay, in merito alle scelte effettuate dal Chelsea di è espresso l’avvocato Mario Vigna:“Deriva dal dna del consorzio che ha acquistato il club. Stanno facendo una politica di investimento: oggi è decimo in campionato, non si può permettere di stare fuori dalla Champions, toglie risorse finanziarie rilevanti. Vero che la Premier è un po’ la vera Superlega però la Champions League è la competizione con più appeal e ricavi. E’ in una situazione complicata in classifica e la proprietà sta investendo significativamente sulla rosa al fine di ottenere un risultato sportivo nell’immediato. Sta cercando con un mercato da oltre 100 milioni di sistemare le cose. E’ una politica aggressiva. Stanno prendendo giovani calciatori molto promettenti per ottenere un ammortamento nel tempo. Sta investendo sui giovani quindi, con contratto lungo minore impatto al bilancio”.
“In generale – prosegue l’avvocato – il FFP sta accorpando le spese per ingaggi e commissioni agenti, che sono lievitate. Nel 2023 queste non potranno superare il 90% del fatturato, ma va a scendere nel tempo. Nel 2025 non potrà sforare il 70%. Sta pagando tanto adesso perché sa che non potrà fare lo stesso tra qualche anno. Chelsea esente dal FFP? E’ nel monitoraggio della Uefa; ci sono 19 club tra cui appunto il Chelsea che sono in monitoring list”.
“C’è il rischio che la Premier in futuro possa sopraffare la Champions – chiosa Vigna –. La Premier sta crescendo a livelli esponenziali. Non è un caso che i primi a togliersi dalla Superlega siano state le inglesi. In termini di diritti un play-off in Inghilterra rende quanto un quarto di Champions League poco rinomato”.
