La Juventus vive il suo presente peggiore, ma prova a guardare al futuro con uomini e personalità nuove che possano rilanciare il club e l’ambiente.
Dopo 10 anni di successi, la Juventus sta vivendo un periodo di profonda transizione. Al di là delle vicende extra campo, anche i risultati sul rettangolo verde non sono più quelli delle passate stagioni.
La dirigenza bianconera è passata da Andrea Pirlo, esordiente sulla panchina di una prima squadra, al ritorno di Massimiliano Allegri. Agnelli sperava che il tecnico toscano potesse ridare quell’identità classica in stile Juve, legata alle vittorie e ai successi.
Però, come qualsiasi ciclo della vita, anche quelli sportivi passano. Allegri si è dunque trovato a gestire una squadra segnata dall’età e non più con i campioni di una volta. Sicuramente un compito non semplicissimo, di cui forse non era cosciente neanche lo stesso tecnico.
Juventus, il parere dell’ex
Quanto accaduto nelle ultime settimane, con la penalizzazione di 15 punti in campionato e l’inchiesta sugli stipendi, ha gettato tante ombre sul futuro dei bianconeri. Anche il rapporto tra Massimiliano Allegri, allenatore nella tempesta, e i tifosi, è ai minimi storici. Ecco perché la nuova dirigenza è al lavoro per costruire uno staff che possa riportare la Juventus ai fasti dell’ultimo decennio.
Michele Padovano, ex calciatore, è intervenuto a Calciomercato.it in onda su TvPlay proprio per parlare della situazione in casa bianconera. Lui che ha vissuto un paio di stagioni con la maglia della Vecchia Signora a metà degli anni ’90, con una cinquantina di partite collezionate e 12 reti.
“Per rifondare la Juventus io personalmente ripartirei da Conte, tutta la vita. Ha dimostrato di essere se non il più bravo del mondo, tra i due o tre più bravi in assoluto. Lo ha dimostrato, dove va lui si vince, ha capacità incredibili, quello che riesce a trasmettere lui ai giocatori in maniera veloce non tutti riescono a trasmetterlo”.
Quel che appare probabile è che a fine stagione nessuna decisione pare scontata. Anche la panchina, attualmente molto salda, con Allegri che ha retto alla tempesta recente, potrebbe traballare. I nuovi dirigenti vorrebbero anche optare per una ventata di aria fresca, provando a lasciarsi alle spalle un presente con tante ombre e pochissime luci.
