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Milan, Cardinale fa sul serio: le tre decisioni sul futuro dei rossoneri

milan cardinale stadio

Il proprietario del Milan Gerry Cardinale torna in città per definire alcune questioni fondamentali per l’imminente futuro del club. 

Il Milan sta attraversando un momento cruciale e molto delicato della stagione. La squadra non sta attraversando un buon periodo e i fantasmi della crisi di gennaio sembrano essere tornati a palesarsi. Il traguardo del raggiungimento dei quarti di finale di Champions League infatti ha esaurito il suo effetto palliativo. Le recenti sconfitte esterne contro Fiorentina e Udinese cui si somma il pareggio interno contro la Salernitana, sono esempi eloquenti del fatto che qualcosa si è inceppato, ancora una volta. Intanto è previsto per domani il ritorno a Milano di Gerry Cardinale. L’agenda del numero uno di RedBird nonché proprietario del Milan ha 3 priorità.

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Gerry Cardinale, numero uno di RedBird e proprietario del Milan. (ansa/tvplay)

Il Milan da diversi anni ha intrapreso una strada che ha come obiettivo quello di unire ambizione e sostenibilità. Il binomio non è semplice, ma con lo Scudetto dello scorso anno il Diavolo ha dimostrato che tutto questo è possibile. Vincere da outsider però è diverso rispetto al confermarsi con lo status di “big” e se ne stanno accorgendo i tifosi rossoneri quest’anno.

La strada quindi è quella giusta, ma una rondine non fa primavera. Ora quindi è necessario fare degli upgrade significativi per far sì che quanto fatto di buono non si perda. Ecco perché Gerry Cardinale è atteso a Milano domani, per dare il via a quelli che saranno i prossimi step per la rinascita del Milan. Per quali tappe passa questa rinascita? I punti chiave al momento sono tre.

Milan, le 3 priorità di Cardinale

Il Milan ha riassaporato il ritorno alla dimensione di grande club con la vittoria dello Scudetto, ma quest’anno sta facendo fatica a rimanere tra le prime 4. Certo è vero che la squadra di Pioli è anche tra le prime 8 d’Europa, ma al giochino dei numeri quelli che non fanno tornare i conti sono di ben altra caratura. Il Diavolo ha bisogno di un suo stadio e Cardinale domani potrebbe finalmente sbloccare la situazione.

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Lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro a Milano. (ansa/tvplay)

Mentre continuano le manifestazioni di dissenso da parte dei residenti del quartiere La Maura, opzione preferita perché dentro la città di Milano, Gerry Cardinale vuole definire una volta per tutte quale sarà il terreno dove sorgerà l’impianto. Qualora si dovesse rinunciare a percorrere questa strada, la via più agevole sarebbe quella che porta a Sesto San Giovanni nella zona delle ex-acciaierie Falck, nonché primo sito visionato da Cardinale.

Quindi l’area San Francesco a San Donato Milanese, dove il progetto comprende una vera e propria “cittadella dello sport”, ma c’è anche una quarta opzione, forse la più clamorosa. Quella che porta nella zona di Assago-Rozzano, tra l’altro dove l’Inter sta valutando la costruzione del suo di stadio. Oltre alla questione stadio, di priorità assoluta, Cardinale sa bene che andranno anche esaminate una serie di situazioni tecniche, dalla guida dirigenziale all’allenatore, fino ad arrivare al rinnovo o cessione di Leao. Tutte queste decisioni saranno prese a fine stagione, ora la priorità assoluta è lo stadio.

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