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PIRA: “INTER, GROSSA PRESSIONE DEI CREDITORI SU ZHANG”

Andrea Pira su Steven Zhang

Andrea Pira, giornalista, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Andrea Pira su Steven Zhang
Andrea Pira sui problemi economici di Steven Zhang (Ansa Foto – tvplay.it)

“IL DEBITO È DI STEVEN ZHANG, GROSSA PRESSIONE DEI CREDITORI” – “Più che di Suning il debito è di Steven Zhang, riguarda la causa che era stata intentata ad Hong Kong, intentata da una serie di banca. Contestano al presidente dell’Inter il mancato rimborso di un’obbligazione da circa 250 milioni di dollari. C’è stata una sentenza dello scorso luglio, per quanto ne sappiamo senza ricorso, a questo punto le banche cinesi starebbero decidendo di chiedere il riconoscimento della sentenza in Italia per poter rilevare degli asset qui in Italia a fronte del debito. È stata poi presentata un’istanza per annullare un verbale dell’Inter secondo il quale Steven Zhang non ha guadagni come presidente dell’Inter, una cosa strana secondo le banche cinesi ed evidentemente una parte economica che vorrebbero aggredire. Le stesse banche cinesi stanno cercando di acquisire documenti anche in America per poter riavere questa cifra che loro contestano. Inseguiti dai creditori? Sicuramente sono molto pressati, poi bisognerà vedere se verrà accolta l’istanza sul cda, se verrà accolta l’azione di riconoscimento etc… però stanno cercando di far valere ovunque quelli che ritengono i loro diritti”.

“SUNING FINITO IN UNA DOPPIA STRETTA” – “Sono questioni che riguardano il presidente queste, neanche tanto il gruppo Suning, che in passato ha avuto sicuramente alcune difficoltà economiche legate alla stretta portata dal governo cinese. Nel caso di Suning si mischia anche un po’ alla stretta sul calcio dopo la grande espansione del 2016, quando dopo alcuni anni si è capito che i ritorni economici non erano quelli attesi. Una stretta portata anche verso altre società, anzi Suning da un certo punto di vista sta tenendo duro rispetto agli altri”.

“A HONG KONG CI SAREBBERO ALTRE DUE CAUSE PESANTI” – “Il problema secondo me è che Zhang sostiene sempre di voler vendere solo una parte delle quote, nella versione ufficiale. C’è da dire che sul tema della cessione ci sia una rincorsa da molto più tempo di quello che pensiamo. A Hong Kong Zhang avrebbe altre due cause abbastanza pesanti, secondo alcuni documenti potrebbe addirittura rischiare il carcere, questo accelererebbe tutto il discorso legato alle sette banche cinesi. Una delle banche coinvolte è statale, quindi c’è anche lo Stato cinese di mezzo”.

“LA SITUAZIONE IN ASIA È LA PIÙ PREOCCUPANTE” – “Lo potrebbe in qualche rifinanziare il debito, ma dipende dalle valutazioni del suo team. La situazione in Asia è attualmente la più preoccupante, perché risulta inadempiente per cifre importanti. È una cosa da tenere ben in mente quando parliamo di eventuale rifinanziamento”.

 

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