L’Italia perde al debutto con la Francia ma l’arbitro non vede la palla che supera la linea e non c’è la tecnologia. Ecco l’intervista all’ex arbitro Piero Ceccarini.
Sul risultato di 2-1 per i galletti, la vittoria della Francia viene ufficializzata dall’arbitro che non vede un pallone varcare la linea. Il difensore francese Lubeka respinge un colpo di testa di Bellanova, quando il pallone sembra essere già entrato. Le immagini mostrano che il transalpino è praticamente all’interno dello specchio, con il pallone che gli sbatte sul proprio corpo. Insomma, il gol sembra più che valido.
Peccato però che la goal-line Tecnology e il Var non sono affatto presenti all’Europeo Under 21 organizzato dall’UEFA in Georgia e in Romania. E senza l’aiuto degli strumenti tecnologici, il direttore di gara Lindhout non si prende alcuna responsabilità, lasciando proseguire il gioco nonostante il pallone abbia varcato la linea di porta. Gli azzurri di Nicolato perdono il primo match del torneo per una svista arbitrale che adesso può pesantemente costare il passaggio del turno.
Errore inaccettabile: l’intervista all’ex arbitro sulla tecnologia in campo
Proprio sulla rete annullata ieri agli azzurri di Nicolato si è espresso l’ex arbitro di Serie A Piero Ceccarini in esclusiva ai microfoni di TvPlay in relazione alla mancanza dell’utilizzo della tecnologia in campo.
In relazione alla gara tra l’Italia e la Francia valida per l’Europeo Under 21 e all’assenza del VAR e della tecnologia ha detto: “La tecnologia in campo oggi ha importanza, specialmente la Goal-Line Tecnology. In quell’aspetto lì importantissima, tant’è che purtroppo mi ricordo nel famoso anno 1997-98, il grande arbitro Cesari non vide un goal fantasma in Juventus-Udinese e quindi determinò tutta la tensione che poi c’è stata”.
Corsi e ricorsi storici nelle parole dell’ex fischietto, che aggiunge: “Senza contare poi Empoli-Juventus, con la palla entrata anche lì e che avrebbe determinato un altro risultato. Quindi è importantissimo su quell’aspetto lì”.
Poi sul VAR, Ceccarini esprime la sua opinione: “E’ nato per ovviare ai grandi episodi che possono sfuggire all’arbitro sui quali però in Italia c’è stata una gestione non appropriata”.
Ma allora perché il VAR o la tecnologia sui gol manca ancora in determinati palcoscenici di livello? Ceccarini riflette: “Il perché di preciso non lo so, forse dal punto di vista organizzativo non riescono a farlo”. La considerazione, quindi, fa riflettere: “Non voglio pensare che sia dovuto ad una questione economica perché a quei livelli lì non si può. Finché si parla di dilettanti è un conto, però…”. Così conclude: “Io non so se dipende dal punto di vista organizzativo o dal punto di vista del tempo o ancora per altre ragioni. Non saprei che dire”.
